Il DPCM del 17 settembre 2024 ha introdotto nuove modalità per la trasmissione dei dati relativi agli interventi agevolati con il Superbonus al PNCS. Qui sotto tutti i dettagli.
Il recente decreto ha introdotto nuove modalità per la trasmissione dei dati relativi agli interventi
NON completati entro il 31 dicembre 2023 o avviati dopo il 1° gennaio 2024.
Tuttavia le FAQ pubblicate sul Portale nazionale delle Classificazioni Sismiche NON hanno chiarito le incertezze, creando un’ondata di dubbi.
In molti gruppi WhatsApp di tecnici, è esploso il dibattito:
Chi deve fare la comunicazione?
Quali lavori rientrano nell’obbligo?
Noi siamo qui proprio per rispondere a queste domande e fugare ogni dubbio quindi continuate a leggere per scoprire tutte le novità.
Se invece volete conoscere il caso del doppio pagamento dell’IVA sulla stessa operazione cliccate qui.
Superbonus e comunicazioni al PNCS – cosa dice la normativa?
Secondo la legge, chi
NON ha completato i lavori entro il 31 dicembre 2023 deve fare la comunicazione.
Ma attenzione! Cosa si intende per “lavori”? Si parla solo di quelli agevolati dal Superbonus o di tutti quelli inclusi nella pratica edilizia?
Le FAQ non aiutano molto, in quanto si parte nel dare un’interpretazione estensiva che include tutti i progetti, a chiarimenti successivi che specificano che bisogna guardare alla data del SAL finale.
E qui nasce un altro problema:
il SAL non è obbligatorio in tutti i casi,
ma solo quando si opta per la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Questo vuol dire che, se stai detraendo le spese direttamente dalla dichiarazione dei redditi, potresti non aver mai emesso un SAL.
Le FAQ lasciano intendere che in questi casi il modello B-1 che certifica lo stato finale dei lavori, sia un po’ il “salvagente”.
Se l’hai emesso entro il 31 dicembre 2023, sei a posto. Ma se non hai fatto nemmeno questo che succede?
L’obbligo senza scadenza
Ed ecco la vera chicca:
se non hai emesso un SAL,
l’obbligo di comunicazione rimane,
ma “temporaneamente indeterminato”.
Cosa significa? Che devi comunque fare la comunicazione, ma senza una scadenza precisa. In pratica non c’è un limite temporale per adempiere, ma il rischio è che resti in sospeso, senza sapere se e quando potrebbero esserci conseguenze.
Vale davvero la pena fare la comunicazione?
Qui arriva il nodo cruciale.
La comunicazione al PNCS è obbligatoria solo se
Sostanzialmente si usufruisce del Superbonus.
Per i lavori iniziati prima del 31 dicembre 2023 la sanzione è una somma fissa (10 mila€), per cui alcuni si stanno chiedendo se per caso fosse più “conveniente”……diciamo così…..non obbedire!
Insomma, qualcuno sta addirittura ragionando se sia meglio pagare una multa e chiudere la questione piuttosto che mettersi a caricare dati e incartamenti su portali che non sempre sono user-friendly.
Noi non la pensiamo assolutamente così! Il caricamento è piuttosto semplice e caricare i dati non è un lavoro complicato. Noioso, sicuramente, ma non complicato.
Alcuni consigli per i tecnici
Per i tecnici che seguono progetti legati al Superbonus, è importante avvisare i clienti di queste novità e valutare insieme se è il caso di procedere con la comunicazione, chiedi il giusto compenso e sii sicuro di avere una copertura assicurativa adatta. Anche se la FAQ 18 dice che non è obbligatoria, è sempre meglio tutelarsi.
In sintesi, questa normativa sta creando un bel po’ di confusione e la strada non sembra ancora chiara.
Unica certezza -> il Superbonus continua a sorprenderci!
Per qualsiasi chiarimento non esitate a contattarci.