Per combattere l’evasione fiscale, l’AdE ha in mente un nuovo piano per verificare il tenore di vita dei contribuenti, professionisti e imprenditori controllando i loro social. I dettagli.
Potrebbe farvi sorridere quanto stiamo per dirvi ma non c’è nulla di scherzoso, anzi ha DAVVERO dell’incredibile.
Il cosiddetto data scraping sui social è già in atto e non c’è nulla che possiate fare per evitare che l’AdE agisca.
Ma cerchiamo di capire meglio di che si tratta esattamente e a cosa
tutti noi professionisti e imprenditori dovremo stare attenti.
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AdE controlla i social di professionisti e imprenditori
Molto spesso il tenore di vita di alcuni cittadini non passa certo inosservato e gli enti fiscali a lungo si sono chiesti come certe persone riescano a mantenere un alto livello.
Ed è proprio qui che entra in gioco il
nuovo obiettivo dell’Agenzia delle Entrate:
I SOCIAL!
NON CI CREDETE? SENTITE QUI…..
La nuova trovata dell’Agenzia delle Entrate
Sono già in atto i dialoghi con il Garante della Privacy per consentire a Sogei e Agenzia delle Entrate di
effettuare controlli fiscali sui social di imprenditori e professionisti.
Le informazioni pubblicate online verranno accuratamente sondate per verificare i dati e stilare poi una lista di contribuenti a rischio evasione.
Una nuova campagna nella lotta contro l’evasione, fuori dagli schemi tradizionali, focalizzata sulla digitalizzazione e sull’AI.
Il Governo ci sta già lavorando e, molto presto, accanto agli ISA si avvierà un nuovo tipo di accertamento fiscale prelevando foto e video dai social per riuscire a ricostruire il reddito della persona.
Attenzione dunque quando pubblicherete contenuti sui social delle vostre splendide vacanze o le deliziose cene al ristorante!
Questi saranno solo alcuni degli elementi che verranno vagliati in funzione dei controlli fiscali.
MA MANCA ANCORA UNA COSA
(che crediamo tuttavia arriverà a breve):
l’autorizzazione del Garante!
L’amministrazione ha già iniziato ad interloquire con il Garante per ragionare su come avere l’ok alle ispezioni, pur mantenendo attiva la tutela della privacy e dei dati personali.
Restiamo quindi in attesa del responso del Garante!
State ancora ridendo? Credo un po’ di meno….