Riqualificarsi con il reskilling

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Per adattarsi al meglio ai cambiamenti che stanno avendo luogo a livello tecnologico e culturale, riqualificarsi al lavoro è fondamentale per potenziare e coltivare il proprio successo imprenditoriale. I dettagli sul reskilling.

Per adattarsi al meglio ai cambiamenti che stanno avendo luogo a livello tecnologico e culturale, riqualificarsi al lavoro è fondamentale per potenziare e coltivare il proprio successo imprenditoriale. I dettagli sul reskilling.
Riqualificarsi con il reskilling

Con l’arrivo delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale vi starete rendendo conto che molti lavori manuali e, perché no, anche intellettuali potrebbero presto scomparire ed essere rimpiazzati da loro.

MA VOGLIAMO SVELARVI UN PICCOLO SEGRETO,

un modo per rallentare questo processo e creare delle aziende solide, con personale competente.  Parliamo del

RESKILLING.

Nei prossimi paragrafi approfondiremo meglio questo aspetto oppure potreste trovare interessante l’articolo sul funzionamento del marketing emozionale per rafforzare la connessione con i propri utenti.

Reskilling: che cos’è?

Tradotto come

riqualificazione”,

il reskilling riguarda l’acquisizione di nuove abilità e conoscenze, che possono aiutare a svolgere nuovi lavori e ricoprire al meglio nuovi incarichi. 

Un processo necessario che incombe su molti lavoratori e imprenditori e che esige di essere applicato al più presto.

Come attivarsi?

Per evitare che i lavoratori siano esclusi dalla struttura organizzativa è indispensabile applicare il reskilling all’interno delle imprese, promuovendo ad esempio:

  • percorsi di formazione;
  • mentoring;
  • coaching;
  • adesione a nuovi progetti o attività trasversali.

Lo scopo è dare vita a un vero e proprio ambiente di formazione dove i dipendenti possono assimilare le tecniche che gli permetteranno di crescere e occupare nuove posizioni.

Insomma dovete pensare di essere degli studenti a vita!

Uno studio statunitense ha dimostrato che entro il 2023 la digitalizzazione obbligherà circa il 14% della forza lavoro mondiale a cambiare mestiere.

Ad essere maggiormente colpiti dall’automazione saranno aree di lavoro come:

  • call center, amministrazione e attività d’ufficio (es. segretario, impiegati contabili ecc.);
  • operai nelle industrie manifatturiere e produttive;
  • settore dei trasporti;
  • catene di distribuzione.

Ma non vedete il reskilling come una cosa negativa, anzi consideratela invece come un’opportunità per adattarvi perfettamente alle nuove richieste del mercato.

Inoltre l’introduzione di processi di automazione può rendersi estremamente vantaggioso per le aziende, potendo incrementare significativamente la propria efficienza organizzativa.

Come applicare il reskilling in modo efficace?

Alcuni consigli per farlo:

  1. valutate innanzitutto quali sono le vostre competenze di base, per capire dove è necessario un potenziamento confrontandole con ciò che il mercato sta cercando;
  2. definite un obiettivo di apprendimento concreto;
  3. scegliete il metodo che meglio si adatta a voi;
  4. monitorate i vostri progressi, chiedendo feedback e restando sempre motivati.

La chiave di tutto non è solo migliorare le vostre competenze sul lavoro ma dovete cambiare mentalità:

l’apprendimento continuo deve entrare a far parte della vostra cultura.

Che siate un dipendente o il titolare di un’impresa prendete in seria considerazione il reskilling perché, anche se non sarà facile, vi aiuterà ad affrontare il lavoro in maniera più serena e sicuramente vi darà molte più soddisfazioni.  

Eravate convinti che avreste fatto lo stesso lavoro per tutta la vita? Anche voi, come Checco Zalone, aspiravate al posto fisso?

Purtroppo al giorno d’oggi non è più così, bisogna rimboccarsi le maniche e mettersi continuamente in gioco.

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