Più margine per il regime forfettario

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La nuova legge di Bilancio ha introdotto una modifica al regime forfettario: più margine per chi percepisce redditi da lavoro dipendente o pensione. Tutti i dettagli qui sotto.

Il nuovo margine per il regime forfettario.
Cambiano i limiti nel regime forfettario

Se il regime forfettario è la vostra soluzione ideale, preparatevi a una buona notizia che potrebbe rivoluzionare i vostri piani per quest’anno.

La nuova legge di Bilancio introduce una modifica che vi farà sorridere:

avrete più margine per restare nella flat tax

 anche se percepite redditi da lavoro dipendente o pensione.

Il regime forfettario, grazie alla sua semplicità e alle aliquote agevolate, rimane una delle opzioni preferite per chi gestisce un’attività autonoma o desidera integrare il proprio reddito.

L’innalzamento del limite di reddito rafforza ulteriormente questo strumento, rendendolo accessibile a una platea più ampia e garantendo maggiore tranquillità per chi ha redditi variabili o incrementali.

Pensiamo ad esempio a chi lavora con un contratto part-time e parallelamente porta avanti un progetto imprenditoriale o a chi, una volta in pensione, decide di avviare una nuova attività per integrare il proprio reddito.

Per queste categorie, la manovra consente di avere maggiore serenità e di pianificare meglio le entrate senza il timore di superare soglie restrittive che comporterebbero l’uscita dal regime agevolato.

Siete curiosi di sapere di più? Continuate a leggere qui sotto.

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Nuovo margine di reddito per il regime forfettario

Dal 1° gennaio, il limite di reddito da lavoro dipendente o pensione è stato innalzato da 30mila a 35mila€.

Questa modifica rappresenta una vera boccata d’ossigeno per moltissimi contribuenti che desiderano continuare a sfruttare la flat tax senza preoccuparsi eccessivamente di piccoli aumenti di stipendio o di adeguamenti pensionistici.

Inizialmente si era parlato di un possibile innalzamento del tetto fino a 50mila€, un obiettivo ambizioso che avrebbe reso il regime forfettario accessibile a una platea ancora più ampia.

Tuttavia, i vincoli di bilancio dello Stato hanno imposto un compromesso.

La soglia di 35mila€ rappresenta comunque un significativo passo avanti:

maggiore flessibilità per chi lavora e contribuisce al sistema fiscale,

senza gravare in modo eccessivo sui conti pubblici.

Cosa viene conteggiato nei redditi?

Attenzione ai dettagli!

Quando si parla di redditi da lavoro dipendente o pensione, NON TUTTI gli importi percepiti vengono inclusi nel conteggio.

Ecco una sintesi di ciò che conta davvero:

SI ai redditi ordinari da lavoro dipendente o pensione;

SI ai premi di risultato tassati con imposta sostitutiva al 5%;

NO agli arretrati o agli emolumenti soggetti a tassazione separata.

Questo significa che, prima di tirare le somme, conviene analizzare con attenzione ogni voce del cedolino.

Il calcolo si basa sul reddito complessivo lordo, senza considerare eventuali deduzioni o sconti fiscali.

Questa transizione richiede una gestione attenta, ma rappresenta anche una grande opportunità.

La nuova soglia offre maggiore flessibilità per affrontare eventuali variazioni di reddito senza dover abbandonare un regime che, per molti, si rivela estremamente conveniente.

Il nostro consiglio?

Tenete sotto controllo i vostri redditi e valutate con attenzione ogni singolo importo.

Approfittate di questa nuova opportunità per pianificare al meglio le vostre attività e ottimizzare i vantaggi fiscali.

Il regime forfettario è qui per darvi respiro, margine e meno preoccupazioni.

Se siete in dubbio su come calcolare il vostro reddito complessivo lordo o volete approfondire i dettagli della normativa, non esitate a chiedere supporto.

Come sempre, restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti o per aiutarvi a navigare in questo nuovo scenario fiscale.

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