Questo è un momento cruciale per dirigenti e imprenditori. Quando inizierà ad allentare il distanziamento sociale, ogni azienda dovrà vedersela con una valutazione decisiva: separare i punti forti da quelli morti. Ma esiste veramente l’azienda anti-fragile?
Un concetto che è andato espandendosi nell’ultimo periodo e che forse non tutti conoscono, è quello di “anti-fragile”.
Ma cosa significa essere anti-fragili? Cosa rende un’azienda tale?
Certamente, alcune aziende hanno beneficiato di questo momento. Amazon è la prima che mi viene in mente.
Ma è stata semplicemente fortunata o la si può definire anti-fragile?
Uno dei primi a tirar fuori questa espressione è lo scrittore e matematico Nassim Nicholas Taleb che definisce l’anti-fragilità come qualcosa che va al di là della resistenza o robustezza.
Chi è forte resiste agli shock e resta uguale a sé stesso; l’anti-fragile si migliora.
Inserito nel contesto aziendale, parliamo di un’impresa in grado di resistere ai cambiamenti e affrontare i problemi senza collassare.
Il che sembra facile, ma in molti non lo fanno. Non lo fanno perché è un investimento!
Le aziende anti-fragili sono come i muscoli. I bodybuilder sanno che i muscoli si strappano sotto il giusto tipo di stress ma questi si rinforzano molto più di prima.
Amazon è un’azienda anti-fragile: ha beneficiato dell’aumento della domanda sfruttando la diversificazione del suo portafoglio di attività e la rapida adattabilità per cogliere l’attimo e levarsi più forte di prima.
Come le persone anche le aziende reagiscono in maniera differente allo stress.
Le aziende anti-fragili condividono tre modelli di progettazione:
- adottano un approccio sinergico e diversificato;
- danno priorità alla capacità rispetto all’efficienza;
- sfruttano l’adattabilità dei lavoratori.
Chiuderei con un pensiero finale, molto bello ma non semplice:
pensa a dove sei fragile, a dove sei in balia di un evento negativo esterno e trova la soluzione.
Per alcune fragilità puoi trovare soluzioni semplice ed economiche, in altri casi è difficile e costoso. Ma puoi iniziare a pensarci.
La mente è come un muscolo: più la alleni, più si rinforza. E più alleni la tua abilità di trovare delle debolezze in azienda, più diventerai bravo a trovarne.
E allora sì, puoi iniziare piano piano a ragionare sulle soluzioni. Anche se devi investire un po’ di soldi: è molto meglio non essere efficiente al 100%, che correre il rischio di trovarti a gambe all’aria da un giorno all’altro.