Con un utilizzo sempre maggiore della tecnologia rischiamo di perdere una qualità importantissima: la creatività.
Si tratta di un oggetto banale, che oramai siamo abituati ad utilizzare tutti i giorni: la tecnologia. Eppure non sappiamo che, a lungo andare, ci ha gravemente danneggiato togliendoci una componente fondamentale del nostro essere.
Vi do un piccolo indizio…
da bambini ne eravamo colmi.
Ancora non vi è chiaro? Stiamo parlando della
creatività!
La tecnologia sta distruggendo la creatività?
Che voi lo vogliate o meno ad oggi c’è da fare i conti con la tecnologia ogni giorno e in ogni attività che facciamo. Persino quando facciamo spesa le cose si stanno digitalizzando sempre di più.
Ed è qui che entra in gioco la creatività.
Grazie ai computer è molto più facile eseguire delle ricerche ed è molto più immediato come strumento, rispetto ai metodi tradizionali, per scrivere, fare calcoli e tutti questi altri task che abbiamo abbandonato di eseguire manualmente.
Esistono modelli per tutto e persino le informazioni scolastiche sono disponibili su Internet, risultando in una maggiore pirateria e, presumibilmente, pensiero meno creativo quando si tratta di impostazioni formative.
Ma vi renderete conto che i computer sono pessimi quando bisogna ideare qualcosa.
Questo è spesso il punto cruciale dell’argomento:
stiamo sacrificando il pensiero originale per intrattenerci costantemente. Anche che se possiamo trovare tutto online, non ci diamo spazio per risolvere i problemi e innovare a modo nostro.
Se non la usi, la perdi
Vi è mai capitato di vedere questo meme in rete?
Un argomento forte a sostegno del fatto che la tecnologia uccide la creatività è che bambini (e adulti) che hanno sempre la testa nei loro telefoni, tablet o pc non hanno attività fantasiose che aiutino a promuovere la loro creatività.
Studi scientifici dicono che abbiamo bisogno di tempo per sognare ad occhi aperti poiché il sogno ad occhi aperti aumenta la nostra creatività.
Qual è la risposta?
La tecnologia esiste per restare e continuerà solo ad avanzare quindi forse è più sensato un consumo equilibrato di tecnologia e informazioni, proprio come vediamo la nostra dieta.
E pensare che i nostri antenati traevano beneficio dall’acquisizione di quante più informazioni possibili: era necessario per la sopravvivenza notare tutto ciò che li circondava.
La difficoltà ora è che in un’era di sovraccarico di informazioni, il nostro cervello ha bisogno di essere addestrato per evitare l’eccesso e filtrare solo ciò che è necessario.
Per questo è necessario coltivare l’ambiente giusto per la creatività.