Cosa sono le KPI e perché sono così importanti nel mondo del marketing? Alcuni consigli sulle migliori attualmente esistenti.
In un’era dove la digitalizzazione è oramai assoluta e presente in qualsiasi ambito, gli imprenditori non possono non tener conto delle Key Performance Indicator (KPI).
Tradotto letteralmente non sono altro che degli indicatori chiave di performance, delle metriche da tener sempre presente per comprendere
se il vostro business sta funzionando o se c’è qualcosa da rivedere o addirittura da smantellare!
Monitorare l’attività delle KPI
Il costante monitoraggio di questi numeri è essenziale per comprendere non solo l’andamento del vostro business (es. aumento delle vendite, calo dei costi ecc.) ma sono utili anche per notificare se qualcosa sta andando storto, o ha appena iniziato a farlo.
In sostanza le KPI fanno una fotografia costante della situazione del vostro business.
Di queste ve ne sono un’infinità, diversificandosi dalle metriche e per la caratteristica di essere monetarie o meno.
Comunque sia potremmo riassumere le principali funzioni delle KPI con questo elenco:
- allineamento del team per focalizzarsi sull’obiettivo (di breve o lungo periodo) da raggiungere;
- analisi e rilevazione dei problemi;
- scovare le campagne di marketing sbagliate o fallimentari;
- definire le responsabilità nel team per analizzare al meglio le performance;
KPI: come individuarle
Una volta compreso questo occorre porsi alcune domande nel momento in cui decidete di imbarcarvi nel vasto mare dell’email marketing:
Quale è l’obiettivo più importante?
Cosa sto cercando di ottenere con questo strumento?
Da questo punto potrete passare allo step successivo, ovvero scegliere le KPI più giuste per mandare avanti il vostro business.
Le 6 KPI che fanno la differenza
Come anticipato le KPI che si possono utilizzare sono un’infinità. Quelle che vi proponiamo rappresentano un ottimo punto di partenza (non obbligato) per chiunque gestisca un’attività.
#1 FATTURATO
Inutile nascondersi dietro un dito: l’obiettivo di ognuno, a maggior ragione dell’email marketer è quello di
vendere!
Dunque per comprendere se la strategia adottata è quella corretta occorre necessariamente analizzare l’andamento del fatturato .
#2 OPEN RATE
Per chi non la conoscesse l’open rate rappresenta la percentuale derivante dal rapporto tra le email aperte da una certa lista di contatti e quelle inviate a quella stessa lista.
È facile intendere che per poter aderire alle proprie offerte e acquistare prodotti/servizi occorre che queste mail che si inviano vengano lette. Per cui logicamente ne consegue che
un tasso di open rate in ascesa è un ottimo segnale per il vostro business mentre un tasso in calo rappresenta un problema.
#3 CLICK RATE
Anche questa KPI si capisce da sé: il rapporto tra gli utenti che cliccano su un link inserito all’interno dell’email e il totale di persone che hanno ricevuto quell’email.
Questo aspetto rappresenta sempre un valore da tener d’occhio, sia che il link porti a un articolo di un blog sia che questi conduca all’acquisto di un prodotto.
#4 DELIVERABILITY
Spesso questa metrica viene sottovalutata e data per scontata. Ma se invece non tutte le nostre mail giungessero a destinazione?
A volte questo errore può dipendere dai sistemi antispam che ognuno di noi ha e che possono impedire all’utente di leggere i contenuti che si inviano.
Per cui cercate di
evitare che l’oggetto (e naturalmente anche il corpo) assumano troppo la forma di una mail spam qualunque.
#5 UNSUBSCRIBE RATE
Se osserviamo un elevato numero di utenti che si disiscrivono alle nostre newsletter, dovrebbe suonarvi un campanello di allarme e bisogna capire il motivo di ciò.
Può accadere che gli utenti cambino i propri bisogni, interessi e propositi d’acquisto proprio perché hanno già soddisfatto quel bisogno.
Al contrario, se assistiamo a un minimo tasso di disiscrizioni non dobbiamo fasciarci la testa e pensare subito al peggio!
#6 SHARE RATE
Avete mai verificato se i vostri utenti condividono l’email che gli inviate con i loro amici?
Anche il tasso di condivisione può rappresentare un fattore importante per capire come stanno andando le nostre campagne di email marketing e, soprattutto, comprendere se il pubblico apprezza i contenuti che produciamo.
Email marketing for dummies
Detto questo ricordatevi una cosa, ANZI TRE.
Per poter eseguire un’analisi dei dati sufficientemente attendibile assicuratevi di implementare un sistema di comunicazione costante:
- predisporre almeno una newsletter settimanale: è capace di fatturare bene e fornisce contenuto interessante per poter sviluppare una relazione;
- pensare di lanciare offerte o sconti ogni mese;
- mantenere un rapporto a lungo termine: chi ha già comprato è probabile che compri ancora, quindi tenetevi aperta la comunicazione per mesi o anche anni per poter massimizzare il valore di ciascun cliente e non abbandonarlo nel dimenticatoio.