Investimenti PMI industriali

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Anche le PMI industriali hanno a disposizione un bando tutto loro grazie ai nuovi fondi della Regione Marche. Scoprite i dettagli.

Opportunità per le PMI industriali delle Marche
Opportunità per le PMI industriali delle Marche

Questo mese è ricco di nuove opportunità per le piccole e medie imprese del nostro Paese.

Al di là dei contributi destinati alle MPI artigiane, questo è rivolto

alle PMI industriali del territorio marchigiano

e sostenerle nei programmi di sviluppo e ammodernamento dei propri processi produttivi.

Vediamolo nel dettaglio.

PMI industriali: che cos’è?

Nello specifico quest’ultimo bando della Regione Marche si focalizza principalmente verso due misure mirate:

  1. progetti di sviluppo aziendale: investimenti nell’innovazione con ammodernamento degli impianti e dei siti produttivi esistenti, incluse le applicazioni digitali e le nuove soluzioni energeticamente efficienti, sicure e sostenibili;
  2. progetti per la realizzazione di nuove unità produttive da parte di imprese già esistenti.

Requisiti dei beneficiari

Possono partecipare al presente bando micro, piccole e medie imprese industriali in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere attive ed avere la sede legale o, almeno, una unità produttiva, già presente nel territorio della Regione Marche;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, nonché disporre della capacità amministrativa, finanziaria e operativa per la realizzazione del progetto;
  • non ricadere nella definizione di “impresa in difficoltà”, né trovarsi in situazioni di liquidazione volontaria, né la presenza di provvedimenti giudiziari, sentenze di condanna o altre cause sospensorie, decadenza o divieto;
  • essere in regola con gli obblighi e i versamenti in materia fiscale, contributi previdenziali ed assistenziali;
  • essere in regola con la normativa antimafia;
  • essere in regola con le norme obbligatorie in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;
  • essere in regola con le norme obbligatorie vigenti in materia di edilizia, urbanistica e di tutela e salvaguardia dell’ambiente;
  • essere in regola con la normativa in materia di aiuti di Stato.

Spese ammissibili

Per la realizzazione del progetto è ammesso un costo non inferiore a €150mila per ciascuna impresa partecipante, che include le seguenti categorie:

  • spese per opere edili/murarie e impiantistiche fino ad un massimo del 20% del totale delle spese ammissibili;
  • spese relative all’acquisto di macchinari ed attrezzature produttive di nuova fabbricazione e hardware. Sono comprese le spese relative al trasporto ed installazione dei macchinari;
  • spese per investimenti immateriali;
  • spese di progettazione e di consulenza;
  • spese generali.

Occorre fare una distinzione a seconda del regime agevolativo prescelto dall’impresa. Coloro che abbiano aderito al regime de minimis, potranno considerare le spese sostenute dal 1° gennaio 2022, mentre per gli Aiuti di Stato il progetto deve essere avviato dopo la presentazione della domanda.

Spese non ammissibili

Non sono invece reputate ammissibili le seguenti spese:

  • pagamenti effettuati in contanti e/o tramite compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario ed il fornitore;
  • spese effettuate e/o fatturate all’impresa beneficiaria dal legale rappresentante, dai soci dell’impresa e da qualunque altro soggetto facente parte degli organi societari e di amministrazione della stessa, ovvero dal coniuge o parenti ed affini entro il terzo grado in linea diretta, o collaterale dei soggetti richiamati;
  • spese effettuate e/o fatturate da impresa nella cui compagine sociale siano presenti i soci e i titolari di cariche e qualifiche dell’impresa beneficiaria, ovvero i loro coniugi o parenti ed affini entro il terzo grado in linea diretta, o collaterale dei soggetti richiamati;
  • la fatturazione e/o la vendita dei beni oggetto del contributo nonché la fornitura di consulenze alle imprese beneficiarie del contributo da parte di imprese, società o enti con rapporti di controllo o collegamento o che abbiano in comune soci, amministratori, o procuratori con poteri di rappresentanza;
  • qualsiasi forma di auto-fatturazione;
  • fatture con importo inferiore a € 500,00;
  • pagamenti effettuati a soggetti sprovvisti di P.IVA;
  • spese effettuate in economia o per conto proprio.

Inoltro delle domande e scadenza

La domanda potrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso il portale SIGEF indicando tutte le informazioni e la documentazione richiesta.

Ed ora andiamo ai termini di presentazione delle istanze.

Sarà possibile compilare e inviate la richiesta di contributo

dal 3 luglio fino al 13 ottobre 2023.

Come sempre vi invitiamo a contattarci nel caso foste interessati a ricevere una consulenza in merito al bando in oggetto e alle altre forme di sostegno disponibili in questo periodo.

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