Viviamo in un’era dove l’economia dell’esperienza la fa da padrona. Un’economia in cui le imprese puntano a massimizzare il rapporto tra marchio e consumatore finale sfruttando un coinvolgimento di qualità. Ecco com’è cambiato il marketing.
Un concetto affatto nuovo per chi lavora in questo settore, anzi, negli anni l’economia dell’esperienza ha acquisito sempre maggior notorietà ed è importante comprenderne a pieno il significato come influenza il nostro lavoro.
Nelle prossime righe scoprirete tutto questo, tranne che non preferiate sapere come trasformare il profitto in un’abitudine.
Economia dell’esperienza: cos’è?
Partiamo da un concetto semplice per arrivare al significato di questa espressione.
Per costruire un mobile di alta qualità sono necessarie centinaia di euro ma c’è un noto brand che ne produce a migliaia a costi nettamente ridotti.
Questo perché? Perché i costi fissi vengono spalmati sulla quantità ed è l’unico modo in cui un’azienda aumenta di efficacia e crea valore per la comunità.
Le economie dell’esperienza sono molto simili a questo concetto dove, invece di cercare di abbattere i costi fissi, lo scopo di questo modello è sviluppare le capacità per fare qualcosa meglio di tutti gli altri.
I quattro pilastri delle economie di esperienza
I punti fermi sui quali si basa questo paradigma sono 4. Ecco quali sono:
- aiutare i clienti nella scoperta di prodotti/servizi che stanno cercando nel momento esatto in cui ne hanno bisogno;
- facilitare le modalità di coinvolgimento del cliente attraverso tutte le interazioni che ha con il vostro brand;
- consentire il consumo vero e proprio dei prodotti;
- creare una serie di servizi integrati a corredo dell’offerta principale per rafforzare il rapporto con il cliente.
Perché è importante?
In un’era in cui le persone sono continuamente bombardate da informazioni, con un’infinità di opzioni tra cui scegliere le aziende devono trovare il modo di distinguersi dalla massa.
L’economia dell’esperienza rappresenta proprio il modo di fare ciò: attraverso la creazione di esperienze uniche e memorabili le imprese possono arrivare a toccare i bisogni emotivi dei loro clienti.
Le persone bramano connessione e significato.
Dunque coloro che sono in grado di fornire ciò avranno maggiori probabilità di successo.
In questo senso le economie dell’esperienza non sono fatte solamente per attrarre nuovi clienti, ma anche saper mantenere quelli che già si possiedono.
In un mercato competitivo come quello odierno, le imprese devono scovare i modi per mantenere connessi i clienti già affiliai e accaparrarsene di nuovi.
L’economia dell’esperienza offre un’opportunità perfetta per farlo.
Le domande da porsi per un’economia di successo
Per entrare appieno nell’ottica delle economie dell’esperienza occorre porsi tre fondamentali domande:
- i vostri clienti stanno aumentando o diminuendo la quantità di tempo che trascorrono con voi?
- dovete impegnarvi sempre di più nel marketing e nelle vendite per attirare l’attenzione dei clienti o le esperienze che offrite sono sufficienti a creare una forte domanda?
- il denaro che i clienti vi offrono deriva interamente dalla vendita di merci, beni e servizi o avete trovato il modo di aggiungere esplicitamente altre spese per varie esperienze?
Pertanto acquisite esperienza in una determinata cosa, solo in questo modo sarete in grado di creare più valore per il cliente.
E più creerete valore, maggiori saranno le possibilità di farvi pagare e aumentare il margine di guadagno per quel valore creato.
La scelta è solo vostra!