Doppio versamento dell’IVA illegittimo

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La Corte spiega che il doppio versamento dell’IVA sulla stessa operazione viola il principio di neutralità dell’IVA e dunque non è legittimo. Qui sotto il caso.

Il caso del doppio versamento dell'IVA
STOP al doppio versamento dell’IVA

Immaginiamo di essere imprenditori o professionisti che acquistano un bene o un servizio da un fornitore.

Come previsto dalla legge, paghiamo il prezzo concordato, inclusa l’IVA, che il fornitore dovrebbe versare allo Stato.

Tuttavia, può capitare di scoprire dopo alcuni mesi che il fornitore NON ha emesso la fattura necessaria.

A questo punto, la legge ci impone di regolarizzare la situazione con una procedura chiamata

autofattura denuncia.

In pratica siamo noi come acquirenti a dover comunicare all’AdE che il fornitore non ha emesso la fattura e purtroppo, siamo anche costretti a pagare di nuovo l’IVA sull’operazione.

Questo porta a una situazione paradossale: finiamo per pagare due volte l’IVA per la stessa transazione.

Vediamo cosa succede in questi casi.

Ma se vi interessa sapere cosa sta succedendo con il Registro dei Titolari effettivi nelle società cliccate qui.

Doppio versamento dell’IVA illegittimo – IL CASO

Un contribuente si è trovato proprio in questa situazione.

Dopo aver pagato l’IVA una prima volta, ha dovuto farlo di nuovo.

A quel punto, ha sollecitato il rimborso all’AdE, che però ha respinto la richiesta, con la motivazione che i versamenti erano stati effettuati da due soggetti distinti.

Non soddisfatto della risposta, il contribuente ha deciso di portare il caso in tribunale.

La Corte di Giustizia di II grado della Liguria ha esaminato la questione e ha stabilito che, indipendentemente dal fatto che l’IVA sia stata versata da soggetti diversi,

il doppio pagamento sull’operazione rappresenta una duplicazione dell’imposta,

in violazione del principio di neutralità dell’IVA

per cui l’IVA non dovrebbe MAI costituire un onere economico aggiuntivo per le imprese,

che agiscono solo da intermediari nel suo versamento.

Di conseguenza, la Corte ha riconosciuto il diritto del contribuente a ottenere il rimborso, dichiarando ILLEGITTIMO il doppio versamento dell’imposta.

La fine dell’autofattura denuncia

Ci sono buone notizie per chi si troverà in situazioni simili in futuro.

Dal 1° settembre 2024, l’autofattura denuncia, che fino a quella data era obbligatoria, è stata sostituita dalla

comunicazione denuncia.

Questa nuova procedura semplifica notevolmente la gestione delle irregolarità nella fatturazione da parte del fornitore, risolvendo anche il problema della duplicazione dell’IVA.

Nonostante il miglioramento della procedura, rimane un aspetto critico:

se il fornitore non emette la fattura,

potrebbe non essere possibile detrarre l’IVA già pagata.

Questo aspetto deve essere preso in considerazione attentamente per evitare spiacevoli sorprese fiscali in futuro.

Dunque è essenziale monitorare con attenzione la correttezza della documentazione fiscale e agire prontamente in caso di problemi con la fatturazione, come quelli descritti.

La nuova normativa sulla comunicazione denuncia rappresenta un importante passo avanti per semplificare le procedure, ma resta fondamentale verificare sempre che le fatture siano emesse correttamente per poter esercitare il diritto alla detrazione dell’IVA.   

Come sempre, è consigliabile agire tempestivamente e, in caso di dubbi, non esitare a consultare un esperto per evitare di incorrere in ulteriori complicazioni.

Noi rimaniamo a disposizione per qualsiasi chiarimento.

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