Dichiarazione IMU tardiva

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In caso di presentazione della dichiarazione IMU in ritardo, si può rimediare grazie al ravvedimento operoso. Come funziona e come fare qui sotto.

Dichiarazione IMU tardiva, come rimediare.
Si può rimediare all’IMU tardiva.

Come sicuramente saprete, l’IMU deve essere presentata ogni anno entro il 30 giugno dell’anno successivo all’anno in cui ci sono state variazioni importanti riguardanti i tuoi immobili.

Questo include situazioni come:

  • l’inizio del possesso di un immobile;
  • modifiche che incidono sul calcolo dell’importa (per esempio, ristrutturazioni o cambiamenti nella destinazione d’uso).

Attenzione!

Se la situazione degli immobili rimane invariata, NON è necessario inviare una nuova dichiarazione ogni anno, infatti

quella presentata continua ad avere effetto fino a quando non ci sono modifiche che influenzano l’IMU.

Il MEF ha chiarito che se ci sono stati ritardi nella presentazione, si può ancora rimediare.

Vediamo nel dettaglio cosa si può fare.

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Dichiarazione IMU tardiva: cosa fare se è stata presentata in ritardo?

Secondo quanto chiarito dal MEF, se avete inviato la dichiarazione con un ritardo superiore a 90 giorni rispetto alla scadenza, potete comunque regolarizzare la vostra posizione.

Questo è possibile attraverso il

ravvedimento operoso,

uno strumento che ti permette di correggere il mancato invio e ridurre le sanzioni applicate.

Ecco come fare

  • se si presenta la dichiarazione in ritardo, ma entro 90 giorni alla scadenza, si può ridurre la sanzione a un decimo del minimo previsto.
  • se invece si superano i 90 giorni, la dichiarazione sarà considerata TARDIVA, ma non omessa e si potrà comunque applicare il ravvedimento operoso, pagando una sanzione ridotta e gli interessi.

Si tratta dunque di un cambio di rotta rispetto a quanto si affermava in passato, ovvero che la regolarizzazione fosse possibile solo entro i 90 giorni successivi alla scadenza.

Importante il confronto con il Comune

L’IMU è un’imposta gestita dai Comuni, che hanno la possibilità di stabilire agevolazioni o esenzioni diverse, quindi gli importi stessi sono calcolati in base alle aliquote deliberate dal Comune per l’anno di riferimento.

È fondamentale capire

se il proprio Comune si conforma al nuovo orientamento del MEF,

dato che ogni ente locale potrebbe avere regole leggermente diverse in merito.

Una volta confermata la correttezza della dichiarazione, si può procedere come sopra.

Non lasciate che il ritardo vi metta in difficoltà!

Se avete bisogno di ulteriori chiarimenti o di una mano per procedere, siamo qui per aiutarvi.

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