Con la recente proroga delle concessioni fino al 30 settembre 2027, si aprono nuovi scenari per i
concessionari e per i professionisti coinvolti, come i commercialisti, che devono gestire gli indennizzi. Vediamo che cosa succede.
Oggi torniamo a parlare di un argomento molto discusso nell’ultimo periodo nel nostro Paese, che abbiamo affrontato anche non molto tempo fa.
Un tema che ha causato continui dibattiti, legati all’equilibrio tra la tutela dei diritti acquisiti dai concessionari e l’adeguamento alle normative europee.
Penso che abbiate capito di cosa si sta parlando, ebbene sì…
le concessioni balneari tornano a far discutere.
Il recente intervento del governo italiano, con il DL Infrazioni approvato il 4 settembre, ne dispone la
proroga al 30 settembre 2027.
Questa decisione si inserisce in un contesto di conflitto tra la normativa nazionale e la direttiva europea Bolkestein, che richiede l’apertura del mercato delle concessioni attraverso procedure competitive e trasparenti.
Qui sotto tutte le informazioni a riguardo.
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Concessioni prorogate: indennizzi e commercialisti in gioco – i dettagli
La proroga ha l’obiettivo di consentire un
adeguato periodo di transizione per gli attuali concessionari,
molti dei quali sono piccoli imprenditori o aziende familiari che operano da generazioni nel settore.
Uno degli aspetti più rilevanti è l’introduzione delle gare con
indennizzi, a carico dei concessionari subentranti in favore di quelli uscenti,
calcolati sulla base degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione.
Tale misura è pensata per compensare gli investimenti effettuati dai concessionari nel miglioramento e nella gestione delle spiagge, salvaguardando in parte il loro valore economico.
A questo proposito viene messo in luce il
ruolo fondamentale dei commercialisti,
visto che saremo noi a rilasciare la perizia in forma asseverata con apposita dichiarazione di responsabilità.
I professionisti saranno nominati dal medesimo ente concedente tra 5 nominativi indicati dal presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
Questa transizione richiede una profonda competenza non solo in termini legali e amministrativi, ma anche economico-finanziari.
La nostra capacità di integrare conoscenze giuridiche, fiscali e di contabilità aziendale sarà essenziale per affrontare le sfide che si presenteranno nei prossimi anni.
Progetti da presentare
Un’altra novità è l’aumento dei canoni demaniali del 10%.
Inoltre le gare dovranno favorire i partecipanti che presenteranno progetti di:
- miglioramento in termini di accessibilità alle persone disabili;
- politiche sociali e ambientali
- servizi di valorizzazione delle specialità culturali, folkloristiche ed enogastronomiche del territorio.
Avvantaggiati anche i candidati che si impegneranno ad assumere lavoratori con meno di 36 anni e che mostreranno esperienza tecnica e professionale nel settore.
Tra varie polemiche e discontenti staremo a vedere cosa succederà… sicuramente ne riparleremo.
Nel frattempo noi rimaniamo a disposizione nel caso in cui abbiate bisogno di chiarimenti.