Commercialista…col bene che ti voglio, vedrai non finirà

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Il commercialista può sembrare da un lato una figura scomoda, per non dire persecutoria! Ma cosa fareste se non ci fosse?

Il lato oscuro del commercialista
Il lato oscuro del commercialista

Pensavate fosse amore e invece non era altro che un commercialista.

A pensare a questa parola, cosa vi viene in mente?

Quasi sicuramente vi immaginerete una figura intenta a fare calcoli, analizzare bilanci…qualcuno che serve solo a ricordarvi le scadenze per pagare le tasse.

Ma non è così.

In realtà dietro questo ruolo si nasconde ben altro!

Commercialista: quando si dice dettare legge

Dovete sapere che l’articolo costitutivo dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili, al numero 1 del D.Lgs 139 del 28 giugno 2005 sono indicate ben 28 differenti attività che il commercialista può svolgere oltre alla parte fiscale, che sembra andare per la maggiore.

Inconsapevolmente troppo impegnati nella vita quotidiana, non ci si accorge di quanto il mercato sia cambiato, soprattutto con la pandemia, perdendo di vista le reali necessità degli utenti che, oggi più che mai, hanno bisogno di essere supportati nello sviluppo del proprio business.

Il commercialista è il tuo migliore amico

Pensiamo al commercialista nelle aziende. In un’azienda è fondamentale per l’imprenditore farsi guidare da un esperto che sappia sviluppare strumenti di ottimizzazione dell’organizzazione interna.

Per questo non va sottovalutata la figura del consulente aziendale che fornisce un valore aggiunto all’impresa: elabora piani economico-finanziari del mercato circostante, analizza la potenziale concorrenza e aiuta nel prendere le decisioni per il bene della propria azienda.

In questo senso si va incontro all’imprenditore nel capire quale direzione prendere per aumentare i propri guadagni sulla base di dati posseduti.

Le qualità non mentono

Per essere un bravo commercialista non devono certamente mancare alcune caratteristiche imprescindibili:

  • Diversificare l’offerta concentrandosi magari su un particolare aspetto;
  • Problem solving, il sapersi muovere tra la marea di problematiche che esplodono improvvisamente;
  • Unire le forze con altri professionisti specializzati per creare una struttura che assicuri una consulenza a 360°;
  • Disporre di una forma mentis altamente strategica per gestire in maniera elastica le interazioni con gli altri;
  • Investire nel digitale che possono fornire un valido aiuto nell’operatività aziendale e uscire dalla propria comfort zone;
  • Imparare a conoscere i clienti PRIMA di rendicontare le fatture in modo da osservare in un’ottica preventiva quello che verrà.

Professionalità, supporto e know-how

Il bagaglio tecnico-scientifico necessario per elaborare soluzioni alle difficoltà che si presentano lungo il cammino è notevole, e solo avviando una collaborazione a tu per tu con il cliente è possibile ottenere risultati efficaci.

Lo scambio di informazioni e di conoscenze è un tema centrale che può avvantaggiare sia il consulente che migliorare le capacità imprenditoriali.

Spesso questo elemento arricchente non viene considerato, anzi viene visto come un modo per scavalcare chi dirige l’azienda. Invece deve essere percepito come un modo per migliorare le competenze manageriali, per aumentare il grado di successo all’interno della propria realtà gestionale e infine ottimizzare l’interazione tra le parti.

Ecco che il commercialista deve essere per il cliente una sorta di compagno di cammino imprenditoriale, come un consulente che risponda il più possibile ai bisogni degli utenti e sappia andare oltre.

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