Bonus ZES assunzioni

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Il bonus ZES assunzioni mira a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di persone disoccupate da lungo tempo, offrendo un concreto sostegno ai datori di lavoro privati. Tutti i dettagli.

Come funziona il bonus ZES assunzioni
Assunzioni con il Bonus ZES

L’occupazione nel Sud Italia riceve un nuovo impulso grazie a un’importante misura destinata alle imprese: il Bonus ZES per le assunzioni di lavoratori over 35.

Con l’ufficialità sancita dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, questa agevolazione mira a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di persone disoccupate da lungo tempo, offrendo un concreto sostegno ai datori di lavoro privati.

Si tratta di un’opportunità che non solo incentiva le imprese a stabilizzare il proprio organico con contratti a tempo indeterminato, ma si inserisce anche in un più ampio quadro di rilancio economico per le regioni del Mezzogiorno, che ospitano la Zona Economica Speciale (ZES) Unica.

L’obiettivo?

Rendere il Sud più attrattivo per le imprese e stimolare la crescita del tessuto produttivo locale.

Ma in cosa consiste esattamente questo incentivo e chi può beneficiarne? Vediamolo nel dettaglio.

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Chi può usufruire del Bonus ZES?

Il Bonus ZES è rivolto ai datori di lavoro privati che rispettano specifici requisiti:

  • devono avere un numero di dipendenti non superiore a 10 unità;
  • devono essere intenzionati ad assumere personale con un contratto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2025;
  • la sede di lavoro deve essere situata in una delle regioni della ZES unica del Mezzogiorno, ovvero Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia o Sardegna.

Oltre ai requisiti legati all’impresa, ci sono condizioni precise anche per i lavoratori che possono essere assunti con questo beneficio.

Quali lavoratori possono essere assunti con il Bonus?

Il Bonus ZES si applica esclusivamente ai lavoratori che rispettano le seguenti condizioni:

  • devono avere almeno 35 anni di età;
  • devono risultare disoccupati da almeno 24 mesi;
  • il contratto stipulato NON deve riguardare ruoli dirigenziali.

Il vantaggio per la imprese

Le aziende che aderiscono a questa misura ottengono un

esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali (con esclusione di quelli dovuti all’INAIL) per un massimo di 24 mesi.

Il valore massimo dell’incentivo è di 650€ al mese per ogni lavoratore assunto, sempre nei limiti delle risorse disponibili.

Inoltre, se un lavoratore ha già usufruito parzialmente di questa agevolazione con un precedente datore di lavoro, l’impresa che lo assume può comunque beneficiale dell’incentivo per la parte rimanente del periodo previsto.

Come fare domanda?

Per accedere al Bonus ZES, le aziende devono presentare la richiesta telematicamente all’INPS, fornendo:

  • dati dell’impresa;
  • informazioni sul lavoratore e sul tipo di contratto offerto;
  • ubicazione della sede di lavoro.

L’INPS valuterà le domande in base ai fondi disponibili per ciascun territorio e, in caso di esito positivo, l’azienda potrà beneficiare dell’esonero contributivo per il periodo previsto.

Affinché il beneficio venga concesso e utilizzato correttamente, sono previsti rigidi controlli da parte dell’INPS, del Ministero del Lavoro e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Qualora vengano riscontrate irregolarità, l’impresa sarà chiamata a restituire i contributi non versati e potrebbe incorrere in sanzioni.

Per le imprese del Mezzogiorno, questa agevolazione rappresenta un’opportunità concreta per ridurre i costi del lavoro e rafforzare la propria struttura aziendale con nuove assunzioni.

Se state pianificando di ampliare il vostro organico, è il momento giusto per valutare questa possibilità.

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