Anche per il 2024 le mamme impiegate hanno diritto a percepire un ulteriore bonus al di là dell’assegno unico. Scopri i dettagli sul bonus mamme lavoratrici.
Un’opportunità valida per le lavoratrici del settore privato ma che, a partire dal mese di maggio, coinvolgerà anche le dipendenti della PA.
Il bonus prevede uno specifico esonero della contribuzione previdenziale, pari al 9,19% della retribuzione, per un importo massimo pari a € 3.000 annui.
Tutto molto bello se spettasse davvero a tutte le mamme lavoratrici!
Se invece siete interessati al bonus anziani, vi invitiamo a cliccare qui.
Bonus mamme lavoratrici 2024: Chi può richiederlo?
L’agevolazione spetta alle dipendenti con almeno tre figli a carico, dove il minore DEVE avere meno di 18 anni.
MA ASPETTATE
Perché in via sperimentale l’incentivo è stato esteso anche a coloro che hanno due figli a carico, purché il figlio più piccolo abbia un’età inferiore a 10 anni.
Qualora la nascita del secondo figlio dovesse avvenire nel corso del 2024, il bonus verrà erogato a partire dal mese di nascita del bambino fino al raggiungimento del 10° anno di età.
Per le annualità 2025 e 2026 invece, il bonus per la nascita del terzo figlio verrà riconosciuto fino al compimento del 18° anno di età.
L’esonero dal 100% dei contributi dunque ammette
TUTTE LE DIPENDENTI con contratto A TEMPO INDETERMINATO,
incluse quelle appartenenti al settore agricolo.
Non possono invece presentare la domanda le lavoratrici del settore del lavoro domestico.
Qual è l’importo del bonus?
Per comprendere al meglio il calcolo che viene eseguito, lo sgravio viene suddiviso su base mensile in base al reddito della dipendente, che non potrà essere superiore ad € 250/mensili.
In ogni caso si vedrà un visibile aumento dello stipendio, pari all’importo dell’esonero spettante.
QUESTO VA AGGIUNTO AD UN ALTRO FATTO!
Le dipendenti della PA che faranno domanda ora, riceveranno gli arretrati dal mese di gennaio, un ulteriore incremento in busta paga fino ad € 750.
Come richiederlo
Infine devi sapere che il bonus mamme lavoratrici, a differenza di altre opportunità di sostegno, non partirà in automatico.
Dovrai adoperarti e farne richiesta comunicando all’INPS, tramite il proprio datore di lavoro o utilizzando il portale dedicato del sito http://www.mim.gov.it, i dati anagrafici dei figli (componenti e codici fiscali).
Una volta effettuata la registrazione, sarà sufficiente accedere alla sezione “Tutti i servizi” e cliccare su “Decontribuzione Maternità”.
Come sempre rimaniamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.