È stata riaperta la piattaforma INPS che permette di accedere al bonus asilo nido 2023, il contributo per il pagamento delle rette di asili nido o anche per forme di assistenza domiciliare. I dettagli.
Già a partire da fine febbraio è possibile accedere al servizio tramite il sito dell’INPS per presentare le domande per il
bonus asilo nido 2023.
Chi ha dei bambini piccoli a casa sa che ogni anno esce anche questo incentivo, distinto dall’assegno unico.
Andiamo subito nel dettaglio e cerchiamo di capire di che si tratta.
Qualora vorreste invece approfondire il discorso sui nuovi obblighi di comunicazione per gli affitti brevi online cliccate qui.
Bonus asilo nido 2023: istruzioni aggiornate
Nel messaggio n. 889 del 2 marzo scorso vengono fornite tutte le istruzioni con requisiti, modalità e importi richiesti per poter ottenere questo contributo.
Il bonus asilo nido è un sussidio fisso che ritroviamo ogni anno per aiutare le famiglie a sostenere il pagamento di:
- rette degli asili nido pubblici e privati autorizzati;
- assistenza domiciliare ai bambini fino a tre anni che non possono frequentare l’asilo nido per patologie croniche.
La domanda è accessibile anche dai genitori di figli adottati o in affido temporaneo
ed è
cumulabile con l’assegno unico universale.
Quali importi?
Come per molti altri bonus, anche per questa forma di aiuto gli importi variano a seconda del valore ISEE del nucleo familiare e dunque si baseranno su queste tre fasce:
- € 270 al mese con ISEE fino a € 25mila;
- € 227 al mese con ISEE da € 25mila a € 40mila;
- € 136 al mese con ISEE pari o sopra € 40mila.
Qualora non venisse presentato l’ISEE, l’importo erogato sarà quello minimo.
Un’altra precisazione che l’INPS fa nel recente messaggio è che
qualora il figlio compia i tre anni sarà possibile richiedere soltanto le mensilità da gennaio ad agosto.
La domanda andrà presentata telematicamente per ciascun figlio sul sito dell’INPS accedendo con SPID, CIE o CNS.
Andrà allegata la documentazione che dimostra il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza, l’iscrizione o comunque l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.
Nella domanda di contributo andranno indicate le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica fino a un massimo di 11 mensilità.