Scopri tutto delle procedure concorsuali: quali sono, il significato e in che modo affrontarle al meglio.
Procedura concorsuale: significato del termine
Per prima cosa, è importante capire cos’è una procedura concorsuale. Se non sei un avvocato o non hai avuto esperienze precedenti nell’ambito, potrai aver sentito questo termine e non sapere cosa sia.
La procedura concorsuale più famosa è sicuramente il fallimento di un’azienda, ma prima di parlare delle varie procedure concorsuali diamo una definizione di procedura concorsuale.
Nell’ordinamento giuridico italiano le procedure concorsuali sono procedure giudiziarie avviate quando un’impresa commerciale si trova in una condizione di grave crisi economica oppure è insolvente, cioè non riesce a saldare i propri debiti.
Sono procedure finalizzate a tutelare tutti i creditori dell’impresa in difficoltà secondo il principio della par condicio creditorum, ovvero il diritto dei creditori di essere soddisfatti tutti in modo equo.
Differenze tra procedure individuali e concorsuali
Le procedure concorsuali si distinguono dalle “procedure individuali”: mentre quelle individuali sono volte a soddisfare gli interessi di un solo creditore, quelle concorsuali sono destinate a soddisfare tutti i creditori coinvolti, destinando ad ognuno, in parti uguali, una parte del ricavato della vendita dei beni del debitore.
Una procedura individuale di esecuzione forzata può essere il pignoramento, che avviene nel caso in cui, ad esempio, un imprenditore non riesce più a pagare il suo debito con la banca (a causa di un prestito o un mutuo) e i suoi beni vengono pignorati, cioè sequestrati e venduti all’asta sotto il controllo del tribunale. Il ricavato viene utilizzato per coprire i debiti col creditore.
Al contrario, una procedura concorsuale di esecuzione forzata prende in considerazione tutti i creditori insoddisfatti per mancato pagamento, come in caso di fallimento.
Per questo motivo, la vendita dei beni dell’imprenditore è volta a restituire i soldi dovuti per qualsiasi ragione, dalla restituzione del prestito, alla retribuzione di un lavoratore dipendente, al pagamento di una fattura ecc. in parti uguali e negli stessi tempi.
Procedure concorsuali: quali sono?
Abbiamo visto che il fallimento è una forma di procedura concorsuale, ma ne esistono molte altre.
Ora scopriremo quali sono le procedure concorsuali. Queste sono:
- il fallimento
- il concordato preventivo
- la liquidazione coatta amministrativa
- l’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato d’insolvenza
- l’amministrazione straordinaria speciale
Tale elenco delle procedure concorsuali indica tutte quelle disciplinate dalla legge.
Queste si differenziano per lo scopo da raggiungere (conservazione dell’impresa o liquidazione dei beni), modalità da utilizzare (accordo con i creditori o procedura imposta al debitore) o dimensioni e natura dell’impresa in difficoltà.
Fallimento e procedure concorsuali
Il fallimento è una procedura concorsuale che mira a risarcire, anche in maniera parziale, i debiti contratti dall’imprenditore verso i creditori. In sostanza, avviene la liquidazione e la ripartizione del patrimonio dell’imprenditore tra i creditori secondo il principio di parità di trattamento.
Le procedure fallimentari richiedono la presenza di un tribunale fallimentare e un giudice delegato, un curatore nominato dal tribunale per amministrare il patrimonio e un comitato dei creditori, composto da tre a cinque membri, deputato a rappresentare la collettività dei creditori.
I fallimenti si distinguono in più fasi. Per prima cosa, avviene la dichiarazione di fallimento: uno o più creditori, il debitore stesso o il Pubblico Ministero presenta un’istanza di fallimento.
Dopo la sentenza che dichiara il fallimento, segue la verifica dei requisiti e l’accertamento del passivo.
In seguito, c’è la liquidazione e la ripartizione dell’attivo, cioè la trasformazione dei beni dell’impresa in denaro da ripartire ai creditori e l’effettiva suddivisione in parti uguali.
Come avviene la liquidazione in caso di fallimenti? Aste! Un’asta può essere un’asta sincrona (telematica o mista) o un’asta asincrona.
Le procedure fallimentari terminano con la ripartizione dell’intero attivo e la richiesta di cessazione, tramite decreto del Tribunale.
La liquidazione coatta amministrativa
La liquidazione coatta amministrativa è una procedura concorsuale dedicata alle realtà di spiccata rilevanza economica e sociale, generalmente sottoposte al controllo statale, come banche, società assicurative, cooperative.
Si svolge allo stesso modo del fallimento, ma si differenzia per lo scopo da perseguire: con la liquidazione coatta amministrativa si tutela prima l’interesse generale che quello privato (i creditori, per intenderci).
Procedure concorsuali: il concordato preventivo
Il concordato preventivo è una procedura concorsuale che ha come obiettivo quello di risanare l’impresa e, dunque, prevenire il fallimento o la liquidazione coatta amministrativa dell’azienda stessa.
Nel pratico, il concordato preventivo è un accordo tra imprenditore e creditori sui modi e i tempi in cui i debiti verranno saldati. Questa procedura concorsuale è possibile solo prima della deposizione dell’istanza di fallimento.
L’imprenditore può occuparsi dell’amministrazione dell’azienda, ma seguendo le direttive del giudice delegato e vigilanza di un determinato ordine di controllo.
Accordi di ristrutturazione dei debiti
Negli ultimi anni la riforma ha introdotto un nuovo strumento di negoziazione della crisi dell’impresa chiamato accordo di ristrutturazione dei debiti.
Quest’ultimo serve a semplificare l’utilizzo degli accordi con i privati usati per ripristinare l’equilibrio finanziario e a prendere accordi con una rilevante maggioranza di creditori, per non incorrere in crisi, insolvenza e, quindi, incorrere nel fallimento o nella liquidazione coatta amministrativa.
L’amministrazione straordinaria
L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi è una procedura concorsuale che si verifica quando l’azienda in difficoltà è di grandi dimensioni (minimo 200 lavoratori subordinati).
Questa procedura serve a prevenire la chiusura dell’azienda, che avrebbe delle forti conseguenze economiche e sociali, solo se sussistono le basi per l’effettivo miglioramento dell’azienda stessa.
Come gestire le procedure concorsuali?
Se sei un’azienda in difficoltà e devi affrontare un fallimento o qualunque altro tipo di procedure concorsuale è bene affidare l’intera procedura di accertamento del passivo e dell’attivo aziendale ad un commercialista professionista, che si assumerà la piena responsabilità in caso di incongruenze o dubbi da parte del curatore.
Se, invece, sei un’azienda che prende parte ad una procedura concorsuale come creditore, ti consigliamo di richiedere ad un commercialista esperto la visura camerale dell’azienda in questione, per avere informazioni circa tutto il decorso storico ed economico dell’attività. E soprattutto per aiutarti a far valere i tuoi diritti.
Questo strumento ti consentirà di capire in che condizioni si trova l’azienda, se è in fallimento o in liquidazione e se è economicamente stabile oppure rischia la crisi.
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Norme di riferimento:
Regio decreto 16.03.1942 n. 267 (cd. legge fallimentare) come modificato dal D.Lgs. 9 gennaio 2006, n° 5 e dal D.Lgs. 169/2007.
D.Lgs. 8.07.1999 n. 270 come modificato da D.L. 23.12.2003, n. 347 convertito nella Legge 18 febbraio 2004, n. 39; D. L. 29.11.2004, n. 281 convertito nella Legge 28 gennaio 2005, n. 6; D. L. 28 .08.2008 n. 134 convertito nella Legge 27 ottobre 2008, n. 166.
Regolamento CE n. 1346/2000 sulle procedure di insolvenza transnazionali.