Credito d’imposta per lo sport

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La Legge di Bilancio 2025 introduce un credito d’imposta pensato per incentivare le donazioni liberali destinate a restaurare, mantenere o realizzare nuovi impianti sportivi pubblici. Qui sotto
i dettagli.

Credito d'imposta per lo sport, come funziona
Credito d’imposta per il bene dello sport

Se amate lo sport e volete dare un contributo concreto alla vostra comunità, questo strumento potrebbe fare al caso vostro.

Il principio alla base di questa misura è semplice: chi fa una donazione in denaro per progetti legati agli impianti sportivi pubblici

può recuperare una buona parte della somma grazie a un’agevolazione fiscale.

Parliamo di

un credito d’imposta pari al 65% dell’importo donato,

un incentivo che rende ancora più gratificante sostenere una buona causa.

Questo incentivo non è una novità assoluta: introdotto per la prima volta con la Legge di Bilancio 2019, ha già dimostrato la sua efficacia nel corso degli anni, contribuendo a migliorare le strutture sportive in diverse città italiane.

Entriamo meglio nel dettaglio.

Se siete curiosi di sapere tutto sul regime forfettario nel 2025 cliccate qui.

A chi è destinato il credito d’imposta?

Questa opportunità è aperta a una vasta gamma di soggetti:

  • Privati cittadini che vogliono contribuire al benessere collettivo;
  • Enti non commerciali, come associazioni o fondazioni;
  • Imprese e titolari di reddito d’impresa, che possono indirizzare le donazioni anche a impianti in concessione o affidamento.

Il beneficiario è soggetto a restrizioni basate sul reddito o sul fatturato:

Per i cittadini privati, il credito non può superare il 20% del reddito imponibile.

Per le imprese, il limite massimo è fissato al 10 per mille dei ricavi annui.

Inoltre, il credito viene ripartito in tre quote annuali di pari importo, per assicurare una gestione più equilibrata del beneficio.

Doveri per i destinatari delle donazioni

Anche chi riceve i contributi ha alcune responsabilità importanti da rispettare:

Notifica tempestiva -> occorre comunicare all’Ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri l’importo ricevuto e il suo utilizzo.

È inoltre obbligatorio dare visibilità alla donazione tramite canali digitali.

Trasparenza e aggiornamenti -> entro il 30 giugno di ogni anno successivo alla donazione, deve essere fornito un resoconto dettagliato sullo stato dei lavori e sull’impiego dei fondi raccolti.

Sia che siate imprenditori in cerca di iniziative benefiche, sia che siate cittadini desiderosi di fare la differenza, il credito d’imposta per le donazioni sportive rappresenta un’occasione perfetta per lasciare un segno positivo nella comunità.

E ricordate: fare del bene fa bene anche al portafoglio, grazie al sostegno offerto dal fisco.

Non lasciatevi sfuggire questa opportunità.

Investire nello sport non significa solo creare strutture migliori, ma anche favorire la salute, l’educazione e la coesione sociale.

Strutture sportive ben curate offrono spazi sicuri e accoglienti, dove giovani e meno giovani possono crescere, allenarsi e condividere esperienze.

Se desiderate ulteriori modifiche o dettagli, non esitate a chiedere.

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