Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza ridefinisce il ruolo degli imprenditori, imponendo
loro di prestare maggiore attenzione alla prevenzione della crisi d’impresa, tenendo conto delle difficoltà e della gestione tempestiva delle problematiche economiche. Tutti i dettagli qui sotto.
Il CCII impone a tutte le imprese l’obbligo di
predisporre assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati alla dimensione e alla struttura della propria attività.
Questi sistemi non sono pensati solo per identificare tempestivamente i segnali di una crisi imminente, ma anche per
tutelare la continuità aziendale,
cioè la capacità dell’impresa di far fronte agli impegni economici
e di mantenere la stabilità operativa per almeno un anno.
Per fare ciò, è essenziale adottare strumenti e processi capaci di monitorare e correggere tempestivamente eventuali squilibri.
Il Codice introduce anche il Principio di proporzionalità, che riconosce che le esigenze aziendali variano in base alle dimensioni e alla complessità dell’impresa.
Le realtà più grandi necessitano di strutture organizzative complesse, mentre le piccole imprese, o quelle individuali, possono fare affidamento su soluzioni più snelle, ma ugualmente efficaci.
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Gli imprenditori nella crisi d’impresa – i loro doveri
Gli imprenditori sono tenuti a rispettare 3 impegni fondamentali:
- Costruire un sistema organizzativo adeguato che garantisca una gestione aziendale trasparente e informata;
- Monitorare costantemente i segnali di crisi, come difficoltà nei pagamenti, riduzione dei margini operativi o ritardi nei versamenti;
- Intervenire tempestivamente, adottando misure correttive per risolvere eventuali disfunzioni.
Gli assetti aziendali devono essere dinamici e soggetti a una revisione costante, in grado di adattarsi alle nuove esigenze o ai cambiamenti del mercato.
Gli organi di controllo interni, come il collegio sindacale, hanno un ruolo fondamentale nel verificare l’efficacia di questi sistemi e nel segnalare tempestivamente eventuali criticità.
L’importanza di una gestione adeguata
Ma cosa succede se la gestione dell’impresa non è adeguata?
La trascuratezza nella predisposizione degli assetti organizzativi e nella gestione della crisi non è solo una pratica discutibile, ma
può comportare responsabilità personali per gli amministratori in caso di fallimento o di incapacità a risanare l’impresa.
Tuttavia, è importante sottolineare che un intervento tempestivo e mirato può ridurre significativamente il rischio di sanzioni o altre conseguenze legali.
Data la complessità delle normative, è fondamentale affidarsi a un professionista esperto per:
- Garantire che l’impresa sia sempre conforme ai requisiti di legge;
- Identificare i segnali di crisi prima che diventino problematici;
- Pianificare e implementare azioni correttive adeguate;
- Proteggere gli amministratori da eventuali responsabilità.
Nulla deve essere lasciato al caso.
Affrontare una crisi d’impresa con una consulenza mirata e professionale significa proteggere il futuro della propria attività e gestire le sfide con maggiore serenità.
Se desiderate un supporto personalizzato per gestire al meglio la situazione e salvaguardare ciò che avete costruito con impegno, non esitate a contattarci.
Siamo qui per aiutarvi a prendere decisioni informate e per proteggere la stabilità della vostra impresa.