Voucher transizione ecologica PMI

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La CCIAA Marche promuove l’innovazione delle MPMI con sede nel territorio della Regione Marche orientandosi verso la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico e l’economia circolare con il bando voucher transizione ecologica delle PMI. I dettagli.

La CCIAA Marche promuove l’innovazione delle MPMI con sede nel territorio della Regione Marche orientandosi verso la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico e l’economia circolare con il bando voucher transizione ecologica delle PMI. I dettagli.
Voucher transizione ecologica PMI

L’evento a cui abbiamo preso parte lo scorso 25 luglio sulla promozione dell’efficienza energetica e sull’importanza della transizione 4.0 e 5.0 delle imprese, ha dato solo un’infarinatura alle incredibili opportunità offerte alle imprese della Regione Marche.

A tal proposito è già disponibile il bando  

voucher transizione ecologica delle PMI

Entriamo subito nel dettaglio dato che le domande sono già aperte e la scadenza è a breve.

Voucher transizione ecologica: beneficiari

Mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto, il bando intende finanziare l’ottenimento di servizi di consulenza e formazione di figure per la

realizzazione di interventi di efficienza energetica per l’autoproduzione energetica e l’implementazione di strumenti di misurazione e gestione della circolarità.

Possono presentare domanda le MPMI di tutti i settori economici delle Marche purché siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • sede legale nella Regione Marche;
  • essere regolarmente iscritte al Registro delle Imprese;
  • essere in regola con gli obblighi contributivi e previdenziali;
  • non versare in una condizione di fallimento, liquidazione ecc.

Spese ammissibili

Per usufruire del voucher transizione ecologica sono consentite due linee di intervento:

efficientamento energetico ed economia circolare.

Analizziamole nel dettaglio una a una per comprendere quali voci di costo sono coperte dal contributo.

In ogni caso possono essere accettate solamente le spese identificate da fattura intestata all’impresa beneficiaria, sostenute dalla data di presentazione della domanda e non oltre i 12 mesi dalla data di concessione del contributo.

Efficientamento energetico

La realizzazione di interventi di efficientamento energetico permette di ottenere un contributo pari al 60% delle spese sostenute fino a un importo massimo di € 6.000.

Sono consentite le spese per i seguenti servizi di consulenza:

  • audit energetici per valutare lo stato iniziale dell’impresa, individuare e quantificare gli interventi di efficienza, le opportunità di risparmio e definire un piano di miglioramento energetico;
  • analisi delle forniture di energia attraverso l’analisi documentale delle utenze per la definizione di un programma di ottimizzazione della risorsa;
  • progettazione di sistemi di raccolta e di monitoraggio dei dati energetici di base e della produzione anche attraverso le tecnologie 4.0;
  • piano di miglioramento energetico con individuazione e quantificazione degli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio dell’impresa;
  • studi di fattibilità per progetti di riqualificazione energetica;
  • studio di fattibilità tecnico-economica finalizzata alla realizzazione di una CER ed eventuale prosecuzione della documentazione tecnica e giuridica necessaria per la costituzione;
  • acquisizione temporanea del servizio esterno di energy manager a beneficio dell’impresa, per la realizzazione di attività coerenti con gli obiettivi di cui ai punti precedenti;
  • implementazione di sistemi di gestione dell’energia in conformità alle norme ISO 50001, ISO 50005, ISO 50009.

Diversamente per quanto concerne le spese per i servizi di formazione e certificazione sono coperti i seguenti costi:

  • spese per le verifiche di parte terza da parte di organismi accreditati per il conseguimento delle certificazioni dei sistemi di gestione dell’energia.
  • attività di formazione finalizzata al conseguimento della qualifica di energy manager e/o di EGE (esperto in gestione dell’energia) per risorse interne impiegate all’interno dell’impresa;

Economia circolare

Nell’ambito dell’economia circolare è prevista l’erogazione di un contributo pari al 70% delle spese sostenute sino a un massimo di € 8.000.

Sono ammesse le spese per l’acquisizione dei servizi di consulenza e/o certificazione tesi all’attuazione di uno dei sistemi connessi alla circolarità:

  • analisi del Ciclo di Vita del Prodotto (LCA) in accordo con le UNI EN ISO 14040 / UNI EN ISO 14044;
  • Carbon Footprint di Prodotto (CFP) in accordo con la UNI EN ISO 14067;
  • dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD) in accordo con la UNI EN ISO 14025;
  • Carbon Footprint di organizzazione (CFO) in accordo con la UNI EN ISO 14064-1;
  • ECOLABEL di prodotto o di servizio (tipo servizi turistici) in accordo con la UNI EN ISO 14024;
  • asserzioni ambientali auto-dichiarate (etichettatura ambientale di Tipo II in accordo con la UNI EN ISO 14021;
  • misurazione della circolarità, in accordo con i principi della specifica tecnica UNI/TS 11820;
  • mappatura crediti LEED, per un’edilizia sostenibile;
  • implementazione di sistemi di gestione forestale e la certificazione di Catena di custodia (es. FSC, PEFC)
  • certificazioni di materiale riciclato.

Anche in questo caso possono essere caricate le spese per i servizi di formazione, in particolare:

  • attività di formazione relativi alla partecipazione (del titolare e dei rappresentanti legali dell’impresa ovvero dei collaboratori con rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato) a percorsi il cui programma formativo sia chiaramente riconducibile ad uno o più degli strumenti di economia circolare.

Inammissibilità

NON sono ammesse le seguenti tipologie di spesa:

  • spese sostenute prima della data di presentazione della domanda e successive al termine ultimo di chiusura del progetto;
  • quelle connesse all’acquisto di beni e servizi strumentali legati all’ordinaria amministrazione dell’impresa;
  • costi relativi a servizi che hanno già usufruito di altra agevolazione pubblica;
  • spese relative a imposte e tasse o a interessi passivi;
  • spese quietanzate per contanti o attraverso cessioni di beni o compensazioni di qualsiasi genere tra beneficiario e fornitore;
  • costi connessi a comunicazione e marketing;
  • spese di trasporto, vitto e alloggio dei consulenti e relativi alla partecipazione all’eventuale corso di formazione specialistica
  • tutte spese connesse alle normali spese di funzionamento generale dell’impresa, come la consulenza fiscale, ordinaria e legale.

Tra le spese di consulenza SONO ESCLUSE in entrambe le linee quelle relative a queste attività:

  • supporto e assistenza per adeguamenti a norme di legge o di consulenza/assistenza relativa prevalentemente a tematiche di tipo fiscale, finanziario o giuridico;
  • formazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente.

Scadenza

Lo sportello per la presentazione delle domande è già aperto ed è ammesso l’inoltro di una sola domanda per ciascuna impresa.

La scadenza ultima per le richieste di contributo è fissata alle

ore 12 del 9 agosto 2024

da trasmettersi esclusivamente in modalità telematica tramite la piattaforma digitale di Infocamere.

Se avete necessità di consultare un esperto in finanza agevolata per accaparrarvi il voucher transizione ecologica contattateci a uno dei recapiti presenti nella sezione contatti.

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