Condominio minimo senza CF: si può fruire del bonus casa?

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È possibile per un condominio minimo accedere al bonus casa pur non avendo un codice fiscale? Come avviene la ripartizione delle spese per i condòmini che vi risiedono? I dettagli sulle opzioni di accesso per il condominio senza CF.

È possibile per un condominio minimo accedere al bonus casa pur non avendo un codice fiscale? Come avviene la ripartizione delle spese per i condòmini che vi risiedono? I dettagli.
Condominio minimo senza codice fiscale: si può fruire del bonus casa?

Torniamo ai nostri amati bonus edilizi, che per un po’ di tempo avevamo abbandonato.

Parliamo nello specifico della sostituzione della caldaia centralizzata e delle modalità con cui è possibile accedere al bonus casa nell’ipotesi di condominio minimo.

Entriamo nel vivo della questione.

Se invece volete approfondire lo strano e sconosciuto fenomeno del debanking che sta dilagando nel mondo cliccate qui.

Condominio minimo senza CF: il caso

Un condomino vorrebbe procedere con la sostituzione della caldaia centralizzata beneficiando dell’agevolazione relativa alla riqualificazione energetica al 50% (bonus casa). Trattandosi di un bene comune, l’intervento si considera da eseguire su parti comuni dell’edificio; il condominio minimo è privo di codice fiscale o amministratore (in quanto dotato di due sole proprietà).

Considerata tale premessa

il condominio deve disporre necessariamente di un proprio codice fiscale o è possibile fatturare i lavori ai singoli condomini?

La detrazione può essere del 50% ciascuno o la ripartizione delle spese deve essere fatta secondo i millesimi catastali?

Cerchiamo di chiarire la corretta procedura da seguire.

Soluzione al quesito

Partendo dal presupposto che il condominio minimo viene così denominato in quanto si tratta di un edificio composto da non più di otto condòmini,

per beneficiare delle detrazioni per lavori su parti comuni, non è necessario disporre del codice fiscale ma è sufficiente l’uso del codice fiscale di uno o tutti i condòmini.

Pertanto le fatture vengono emesse nei confronti dei singoli condòmini o di colui che si fa carico delle spese e relativi adempimenti.

La suddivisione delle spese e della detrazione va eseguita tenendo conto dei millesimi, se presente, o eventualmente in base all’accordo di ripartizione dei costi tra i proprietari e secondo la superficie delle unità immobiliari.

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