Safeguarding: ancora poco tempo per adeguarsi

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Tra le misure che hanno riordinato e riformato le norme nel settore sportivo, sono in arrivo due nuove scadenze ravvicinate che richiedono l’attenzione delle associazioni sportive: la nomina del responsabile safeguarding e l’adozione di modelli organizzativi per la tutela dei minori e la prevenzione delle molestie. I dettagli.

Tra le misure che hanno riordinato e riformato le norme nel settore sportivo, sono in arrivo due nuove scadenze ravvicinate che richiedono l’attenzione delle associazioni sportive: la nomina del responsabile safeguarding e l’adozione di modelli organizzativi per la tutela dei minori e la prevenzione delle molestie. I dettagli.
Safeguarding: ancora poco tempo per adeguarsi

Lo sport rappresenta un fondamentale strumento di inclusione, utile nell’agevolare la socializzazione e il rispetto reciproco. Per questo, le associazioni sportive svolgono un ruolo fondamentale nella comunità, offrendo ai giovani l’opportunità di sviluppare abilità, fare nuove amicizie e mantenere uno stile di vita attivo.

Ahimè, nonostante siano i valori che lo sport dovrebbe sempre portare avanti, si assiste ancora a episodi di discriminazione e violenze di genere.

MA ECCO LA SVOLTA!

Si stanno per completare altre due tappe fondamentali della riforma del settore sportivo, contraddistinte da

DUE SCADENZE:

  • 1° luglio 2024 data entro la quale ASD e SSD dovranno nominare un responsabile in materia di safeguarding;
  • 31 agosto 2024 entro la quale dovranno essere predisposti i Modelli Organizzativi e di controllo (MOG) nonché le linee guida per la protezione dei minori.

Nei prossimi paragrafi approfondiremo meglio questo aspetto. Per tutte le altre notizie potete sempre accedere alla sezione news per leggere i nostri articoli.

Responsabile safeguarding: che cos’è?

Per semplificarti la vita dallo smisurato utilizzo di termini inglesi, il responsabile safeguarding non è altri che

una figura designata a protezione dei minori contro abusi, violenze e forme discriminatorie.

Questa persona dovrà essere nominata in base a dei requisiti:

  • Autonomia e indipendenza rispetto alla realtà sportiva;
  • Adeguata preparazione nell’ambito educativo e psicologico;
  • Formazione e aggiornamento costante;
  • Dimostrare empatia e avere buone capacità comunicative in modo da creare un clima collaborativo tra allenatori, istruttori e soprattutto con i ragazzi;
  • Essere in grado di monitorare l’applicazione dei MOG e coinvolgere le persone interessate, con tanto di riunioni periodiche e adeguamento delle procedure.

Funzioni e responsabilità dovranno essere poi presenti all’interno dei MOG da ciascun ente sportivo.

È inoltre richiesta la presentazione del certificato antipedofilia richiedibile presso l’ufficio del casellario giudiziale.

Chi nominare?

Vi sono tuttavia dei dubbi circa la nomina di questa figura, in quanto risulterebbe inopportuno nominare un allenatore o un istruttore, tantomeno il presidente stesso o uno dei consiglieri.

Per trovare un equilibrio tra i principi di autonomia e indipendenza ed evitare situazioni di conflitto di interesse, si suggerisce la nomina di un soggetto esterno anche se ciò potrebbe risultare difficoltoso soprattutto per le piccole associazioni.

Una soluzione adottabile per queste ultime è optare per una figura interna che non ricopre ruoli all’interno del direttivo o operativo o senza particolari incarichi, dunque

un consigliere o un dirigente senza un ruolo operativo

o

un socio senza incarichi specifici

o

un genitore.

Sta di fatto che ad oggi non ci sono indicazioni esclusive sulla sua designazione, tantopiù che il responsabile safeguarding non è nemmeno previsto nel mansionario dei lavoratori sportivi.

L’unico obbligo richiesto è l’INQUADRAMENTO:

lavoratore ordinario oppure co.co.co. amministrativo gestionale.

La nomina del responsabile potrà avvenire alla prima assemblea utile dell’Organo amministrativo.

Una volta designato, soci e tesserati dovranno essere

INFORMATI

mediante pubblicazione in home page nel proprio sito (o altra comunicazione atta a garantire la massima visibilità ad es. social network), e relativa affissione presso la propria sede sociale, fornendo le modalità di contatto del responsabile per ogni segnalazione o altra comunicazione.

Obbligo di adeguamento

Le nuove disposizioni legislative richiedono l’obbligo di adeguamento per

  • Federazioni Sportive Nazionali, 
  • Discipline Sportive Associate,
  • Enti di Promozione sportiva e le Associazioni sportive benemerite

entro il 31 agosto

di redigere e adottare modelli organizzativi specifici volti al controllo nonché dei codici di controllo per la tutela di minorenni.

Una volta predisposti i MOG andranno aggiornati costantemente con cadenza di almeno 4 anni.

Benché non si tratti di un passaggio semplice, ciò avrà un impatto significativo in ambito sportivo, che ci auguriamo permetta di limitare o escludere episodi di molestia o discriminazione.

Per qualsiasi richiesta di chiarimento o richiesta di appuntamento, restiamo a vostra disposizione telefonicamente o via posta elettronica.

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