Millesimi condominiali spiegato semplice

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All’interno di un condominio i diritti e i doveri di ognuno sono proporzionali al valore della proprietà di ciascuno. Ecco come calcolare i millesimi condominiali.

Come calcolare i millesimi condominiali
Come calcolare i millesimi condominiali

Vivete in un appartamento in condominio e avete delle spese comuni da sostenere…

A lungo vi siete chiesti come avviene la divisione delle spese e soprattutto come viene eseguito il calcolo dei millesimi condominiali.

Sembra un argomento per soli geometri ma in realtà potreste anche voi comprendere, almeno a grandi linee, come funziona questo procedimento.

Scopriamolo insieme.

Se invece volete sapere cosa cambia nella tassazione per i professionisti cliccate qui.

Cosa sono i millesimi?

Iniziamo col dire che convenzionalmente

per determinare il valore della proprietà di ciascun individuo si attribuisce ad ognuno un valore rapportato a 1.000 dell’intero stabile, poi suddiviso considerando le singole proprietà e aggiungendo proporzionalmente il valore delle parti comuni.

Ciò che determina il valore millesimale dipende da diversi fattori e non riguarda solo le differenti dimensioni degli appartamenti.

Diciamo che la superficie dell’unità immobiliare funge da base per l’elaborazione delle tabelle millesimali, ma poi va tenuto conto di altri elementi quali:

  • esposizione dei locali (vicinanza a verde, su strada, spazi aperti);
  • altezza da terra dell’appartamento e gli accessi;
  • isolamento da rumori e il riparo dal vento;
  • funzionalità della sistemazione interna;
  • pertinenze e accessori.

Solitamente è il costruttore che, tramite una perizia tecnica, si occupa della definizione delle tabelle millesimali e provvede poi a inserirle nel regolamento di condominio e riportarle nel rogito.

E’ possibile modificare queste tabelle?

Certo che sì, lo prevede il Codice Civile all’art. 69 disp. att. del c.c.

MA

in caso di errori o al variare delle condizioni di una parte dell’edificio

(es. per lavori di sopraelevazione o altri interventi che comportano l’alterazione del rapporto originario di un quinto tra i valori delle varie unità immobiliari).

Non vanno invece ad incidere eventuali modifiche apportate all’interno dell’appartamento privato.

La revisione delle tabelle millesimali può essere approvata in sede di assemblea condominiale, quando richiesto, purché il voto a favore della maggioranza rappresenti almeno 500 millesimi.

Qualora l’assemblea non voglia invece procedere, si può avviare un procedimento giudiziario che può coinvolgere il solo amministratore nella figura di rappresentante del condominio.

Si tratta solo di un’infarinatura sull’argomento che spero abbiate trovato interessante.

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