Come riscattare la laurea

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Un’opportunità che si può fruire dall’INPS per convertire gli anni universitari in anni contributivi ai fini pensionistici. I dettagli su come riscattare il diploma di laurea.

Come riscattare la laurea anticipando l'uscita dal lavoro
Come riscattare gli anni di studio

Abbiamo passato anni e anni a studiare per poter ottenere finalmente quel pezzo di carta che ci permettesse di poterci aprire più opportunità dal punto di vista lavorativo. Penserete siano anni ormai andati persi nel vuoto che non sarà possibile recuperare in alcun modo.

E invece no!

Esiste uno strumento che permette di aumentare gli anni dei contributi così da poter anticipare l’uscita dal mondo del lavoro e andare in pensioneo comunque incrementare il valore dell’assegno previdenziale.

Questa possibilità si chiama

riscatto della laurea.

Vediamo insieme di che si tratta e quanto costa.

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Riscattare la laurea: cosa significa

Sostanzialmente il riscatto degli anni di laurea permette di

integrare la propria posizione contributiva

ai fini del calcolo delle prestazioni pensionistiche.

L’incredibile vantaggio che si può ottenere facendo questa operazione è acquisire l’anzianità contributiva e aumentare l’importo dell’assegno mensile.

Oltre a ciò il contributo risulta detraibile al 19% se la spesa è sostenuta per un familiare a carico oppure è interamente deducibile qualora il costo del riscatto venga sostenuto per sé.

Il riscatto può essere conseguito anche se si è inoccupato, non iscritto dunque a nessuna forma obbligatoria previdenziale.

Prima di passare oltre è bene chiarire due tipologie di riscatto che affronteremo nel prossimo paragrafo.

Riscatto ordinario o agevolato?

Sappiate che riscattare gli anni di studio ha un costo specifico e varia a seconda della tipologia prescelta. Una serie di fattori determina la convenienza della scelta tra l’uno e l’altro metodo.

Ad esempio parlando di costi sostenuti è possibile ottenere una detrazione al 50% o, alternativamente, è possibile rateizzare l’importo dovuto.

Ma comunque queste sono le due possibilità di riscatto:

  • riscatto ordinario;
  • riscatto agevolato.

Optando per il sistema ordinario, l’INPS effettua i calcoli dei contributi da versare considerando l’anno in cui si presenta la domanda e il livello di retribuzione attuale.

In linea generale possiamo dire che il conteggio viene fatto tenendo conto che

fino al 1995 era su base retributiva, mentre dal 1° gennaio 1996 in poi il calcolo è su base contributiva.

Poi ogni caso va approfondito singolarmente ma comunque il riscatto ordinario è un sistema più oneroso.

Il metodo di riscatto agevolato, invece, permette di tagliare i costi delle operazioni ma con degli svantaggi per la pensione futura.

In che senso?

Rispetto al sistema ordinario si verseranno i contributi nel sistema retributivo ma il calcolo vale per quello contributivo, anche per chi ha completato gli studi ante 1996.

Cosa riscattare?

Possono richiedere il riscatto solamente i soggetti

che hanno conseguito un titolo di studio equivalente alla laurea.

Dunque:

  • diplomi di laurea triennale, specialistica e magistrale;
  • diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea;
  • dottorati di ricerca;
  • diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).

Non rientrano nel calcolo gli anni fuori corso, mentre è possibile scegliere se riscattare l’intero corso di studi oppure solo una parte.

Quanto mi costa

A questo punto quello che dovete considerare è:

conviene pagare di più per avere una pensione più alta oppure è meno approfittare della formula agevolata e accontentarsi di una pensione più bassa?

La scelta naturalmente sta a voi, ma è bene che vi poniate questa domanda.

Ad ogni modo per riscattare i periodi del sistema retributivo il valore finale dipende da una serie di elementi quali l’età, il sesso, l’anzianità contributiva totale, il periodo da riscattare, senza dimenticarci delle retribuzioni degli ultimi anni.

Per quanto concerne invece il riscatto nel sistema contributivo (quindi post 1995), l’importo complessivo da versare è determinato dall’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda, dalla retribuzione dei 12 mesi antecedenti andando poi indietro nel tempo.

Ricordiamoci sempre che il riscatto ha un costo variabile che dipende dalla normativa sulla liquidazione pensionistica

Facciamo un esempio per comprendere meglio in base alle due opzioni esistenti.

Esempio di riscatto ordinario nel sistema contributivo

Supponiamo che dobbiate riscattare 5 anni di laurea dal 2000 al 2005 nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti, avendo presentato istanza di riscatto il 31 gennaio 2021.

Considerando una retribuzione lorda dei 12 mesi meno remoti pari a € 37.170 e l’aliquota vigente per il Fondo pensioni lavoratori dipendenti fissata al 33%, il costo da versare per riscattare i 5 anni è pari a:

37.170,00 x 33% = 10.616,10 x 5 = 53.080,50

Una bella cifra non c’è che dire!

Esempio di riscatto agevolato nel sistema contributivo

In questo caso il valore finale da pagare dipende dal minimale degli artigiani e commercianti nell’anno di presentazione della domanda e l’aliquota relativa al Fondo pensioni lavoratori dipendenti.

Dunque tornando all’esempio precedente, se la domanda è stata presentata nel 2021 ogni anno di riscatto dovrebbe costare € 5.264,49.

Il costo è il medesimo anche se la domanda viene presentata come inoccupato.

Facendo due conti il risparmio può essere notevole rispetto alla formula ordinaria, risparmio che può arrivare fino al 70%.

Come fare domanda

La domanda va presentata esclusivamente in modalità telematica accedendo al sito dell’INPS con SPID o CNS (percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Portale riscatti -ricongiunzioni”) oppure recandovi al patronato.

Sul sito dell’Istituto di Previdenza è inoltre possibile utilizzare il simulatore del riscatto della laurea per visionare orientativamente il costo del riscatto raggiungibile cliccando qui.

Altro simulatore che potrete utilizzare è Pensami che copre invece tutte le gestioni pensionistiche, sia pubbliche che private.

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