È attivo il bando per richiedere il sostegno di iniziative imprenditoriali da realizzare per progetti di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici. Scopri quali Comuni possono godere di questo intervento finanziato dal PNRR.
Qualcuno potrebbe pensare che i nostri borghi stanno morendo…non è del tutto vero.
C’è chi ancora crede e vuole valorizzare questi magnifici luoghi tra cui l’ultimissimo
bando per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici,
grazie ai finanziamenti dell’UE e del Ministero della Cultura.
Nelle prossime righe scoprirete tutti i dettagli su come partecipare e quali spese sono ammesse.
Se invece volete maggiori informazioni circa il fondo perduto destinato agli impianti sportivi, cliccate qui.
Rigenerazione dei borghi storici: valorizzare le piccole realtà
L’obiettivo del progetto Attrattività dei borghi è quello di favorire il recupero del tessuto economico-produttivo nei Comuni interessati, sostenendo le MPMI nella promozione innovativa e la rigenerazione di queste piccole realtà.
Tutto questo attivando nuovi servizi per la popolazione locale e per i visitatori, senza perdere di vista la sostenibilità ambientale, la riduzione dei consumi e soluzioni all’economia circolare.
E quali sarebbero questi Comuni?
Ripe San Ginesio, Loro Piceno e Colmurano
I progetti imprenditoriali potranno investire il campo delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.
Possono aderire micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, purché già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone.
Importo del contributo
Per tale misura è previsto un
contributo a fondo perduto del 90% del valore del progetto
fino ad un massimo di € 75.000.
L’aliquota è elevabile al 100% in presenza di queste due casistiche:
- nuove imprese da costituirsi a seguito del provvedimento di concessione del contributo;
- imprese già costituite a prevalente titolarità giovanili e/o femminili.
UNICA CONDIZIONE richiesta è l’obbligo di destinare il 50% delle risorse a misure per la mitigazione dei cambiamenti climatici.
La durata massima prevista è di 18 mesi per ciascun progetto ammesso e comunque non oltre il 31 dicembre 2025.
Spese ammissibili
Tra le spese ammissibili al netto di IVA fino ad un massimo del 40% dell’iniziativa vi sono:
- impianti,
- attrezzature,
- macchinari,
- arredi,
- mezzi mobili,
- beni immobili,
- opere murarie.
Per quanto riguardale spese nel limite del 20% sono ammesse anche le spese per capitale circolante quali
- materie prime,
- materiali di consumo,
- utenze,
- canoni di locazione,
- consulenze,
- costo del lavoro.
Scadenza
Per l’invio delle domande avete ancora molto tempo
fino all’29 settembre 2023, ore 18
attraverso il portale online di Invitalia.
Per qualsiasi altra informazione non esitate a contattarci.