Burnout: come evitarlo quando hai un’impresa in crescita

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Tra le sfide più grandi delle piccole aziende vi sono sicuramente l’accesso ai finanziamenti e l’utilizzo adeguato del marketing per attirare un sempre maggior numero di utenti. Ecco una mini guida per dummies per introdurre il marketing anche ai piccoli imprenditori.

Evitare e uscire dalla sindrome di burnout
Consigli per evitare il burnout

Uno dei grandi vantaggi del lavorare in proprio è la libertà: come imprenditori potete crearvi da voi le regole e gestire al meglio il vostro tempo.

Sfortunatamente in una cultura sempre attiva come quella in cui viviamo, è possibile che ad un certo punto sopraggiungano stanchezza e stress. Dalla volontà di soddisfare ai massimi livelli il cliente, allo stare al passo con le altre responsabilità legate alla gestione di un’attività di successo, capita che molti imprenditori soffrano sempre più spesso di burnout.

Approfondiamo meglio la questione e cerchiamo di capire come evitare di cadere nel baratro.

Se invece volete sapere perché il marketing di una piccola impresa è diverso, cliccate qui.

Burnout: come riconoscerlo

In un’epoca in cui la società dà il mille per mille procedendo a una velocità supersonica possono manifestarsi stanchezza, incapacità di concentrazione, ansia e depressione.

I sintomi del burnout possono essere lenti e spesso ce ne accorgiamo solo quando siamo arrivati a livelli ingestibili.

Molti di quelli che ne soffrono si ripetono continuamente in testa questa storia

“Una volta raggiunto X tutto sarà diverso e la mia vita finalmente migliorerà”.

Ma non è esattamente così. Non sono le cose che cambiano il nostro grado di felicità ma come percepiamo quello che accade intorno a noi, soprattutto il modo in cui bilanciamo la nostra vita personale da quella lavorativa.

Ecco tre sintomi lampanti che indicano che forse dovreste cambiare qualcosa.

Sintomi del burnout

Sintomo #1: eccesso di stanchezza

La spossatezza rappresenta il sintomo centrale del burnout, raccogliendo in sé non solo la stanchezza fisica quanto anche quella cognitiva ed emotiva, minando la vostra capacità di poter lavorare efficacemente e di sentirsi positive riguardo quello che fate.

Questo potrebbe derivare da una cultura lavorativa sempre in attività, da un’intensa pressione a livello di tempistiche, dall’accumulo dei compiti da svolgere o ancora quando non possedete le necessarie capacità per realizzarli.

Quando vi trovate in questo stato

sentite di non essere in grado di concentrarvi o di cogliere il quadro generale della situazione.

Persino i compiti più semplici della nostra routine possono sembrare molto complessi da eseguire.

In questi casi potrebbe essere necessario apportare delle modifiche sul lavoro, sulla pianificazione del proprio tempo o sull’organizzazione generale.

Sintomo #2: cinismo

Si tratta sostanzialmente di un atteggiamento per cui l’individuo si distacca psicologicamente dal proprio lavoro.

Invece di sentirvi presi positivamente nei vostri progetti, con i colleghi o clienti,

vi sentite totalmente distaccati e indifferenti.

Il cinismo può essere il risultato di un sovraccarico di lavoro, ma può anche essere dovuto in seguito a un forte conflitto, situazioni di ingiustizia e mancanza di partecipazione al processo decisionale.

Il cinismo persistente è un segnale che avete perso la connessione, l’attenzione e l’orgoglio per il vostro lavoro.

Sintomo #3: inutilità

Questo stato d’animo è legato alla sensazione di incompetenza, all’impossibilità di riuscire a ottenere risultati né essere produttivi.

Chi soffre di questo sintomo generalmente

sente che le proprie capacità stanno vacillando e si teme di non essere in grado di avere successo in determinate situazioni o di portare a termine determinati compiti.

Spesso si sviluppa insieme alla spossatezza e al cinismo, ovvero quando non riuscite a dare il massimo essendo con la batteria scarica e avendo perso la connessione con il proprio lavoro.

Inoltre il burnout può manifestarsi sotto forma di questa sensazione di inefficacia quando sentite di non avere le risorse e il supporto necessario per svolgere bene il vostro lavoro (tempo, informazioni, aspettative ecc.).

L’assenza di un feedback o del riconoscimento di quanto svolto, ad esempio, possono attivare questo sintomo.

Se avete riscontrato più di uno di questi sintomi, forse è il caso di correre ai ripari. Vediamo come.

Burnout: come combatterlo

Dopo aver elencato alcuni dei sintomi più significativi che dovrebbero farci scattare l’allarme, dobbiamo capire come fermare tutto questo.

Fattori legati a cambiamenti nella mansione, nel team di lavoro o organizzativi possono contribuire al burnout.

Prima che il vostro sistema vada fuori controllo, vi proponiamo alcuni consigli su come fermarlo.

Date priorità alla cura di voi stessi e trovate l’equilibrio

Ricaricate il vostro corpo adottando buone abitudini nel sonno, nell’alimentazione, nell’esercizio fisico e nel rapporto con gli altri, svolgendo anche attività che non riguardano il lavoro.

Valutate attentamente come trascorrete il vostro tempo, come vi sentite e quanto è importante quello che state facendo.

Vi aiuterà a trovare il giusto equilibrio aumentando i vostri sforzi verso quello che alimentano la vostra energia interiore.

Più sarete felici, sani e riposati meglio sarete produttivi al lavoro.

Fissate degli orari di lavoro

Gli imprenditori di maggior successo concentrano la propria attenzione sulla produttività e sull’ottimizzazione del proprio tempo.

Molti proprietari di piccole aziende credono invece di dover essere attivi 24 ore su 24 per avere successo. Se non lo facessero penserebbero di non essere sufficientemente interessati alla loro attività o di perdere occasioni di fare affari.

La realtà è che

quando vi imponete degli orari e programmate adeguatamente la vostra giornata, potrete ottenere ottimi risultati.

Il segreto è limitare le distrazioni e massimizzare la produttività in quell’arco di tempo che vi siete imposti.

Non siete delle macchine!

Siete programmati per lavorare in maniera ottimale quando viene rispettato il ciclo del riposo. È fondamentale prendersi del tempo libero con la vostra famiglia e con gli amici e staccare la spina.

Cambiate prospettiva

Mentre il relax e dedicarsi ad attività che vi fanno sentire bene frenano il cinismo e migliorano il vostro lavoro, non colpiscono completamente le cause che sono alla base del burnout.

Tornati al vostro angolo di lavoro potreste comunque trovare lo stesso carico impossibile e gli stessi conflitti insostenibili.

Quindi date innanzitutto un’occhiata al vostro mindset e a quello in cui credete:

quali sono gli aspetti che influenzano negativamente la vostra vita e quali potete cambiare?

Se quello che scaturisce da voi è stanchezza e sfinimento

chiedetevi quali compiti potreste delegare per recuperare tempo ed energie per completare altri lavori importanti.

Se invece è il cinismo a prevalere in voi potreste proteggervi dalle cose che vi frustrano maggiormente nel lavoro 

impegnandovi nel vostro ruolo o costruendo relazioni positive di supporto per contrastare quelle che vi annientano.

Se invece la sensazione che rappresenta un problema maggiore per voi è l’inefficienza e l’assenza di riconoscimento,

pensate a quale forma di assistenza potreste avere e su cosa impegnarvi per mostrare la vostra presenza e bravura al lavoro.

Non lasciatevi sopraffare, ergo imparate a dire di no

Ognuno di noi ha una lunga lista di cose da sbrigare, elenco che può sembrare infinito. Se il carico che avete vi sta consumando al punto da non riuscire più a completare le vostre funzioni, potreste essere vicini al burnout.

Come imprenditori e gestori della vostra azienda dovete essere in grado di compiere un passo indietro e gettare un occhio in lungo: se vedete una montagna di fronte a voi e sentite di non poterla più scalare, dovete fare delle considerazioni.

Molti vogliono dire di sì a tutto, ma non è possibile fare proprio tutto.

Stabilite delle priorità e fissate degli obiettivi

Nel destreggiarvi tra un enorme numero di attività, potreste perdere di vista ciò che è davvero importante.

Come anticipato in precedenza è fondamentale poter ricaricare la propria energia fisica e mentale dando la priorità a buone abitudini del sonno, dell’alimentazione, dell’esercizio fisico e a tutto ciò che vi da benessere.

Se avete difficoltà a inserire tali momenti nel vostro fitto programma, rivalutate il vostro tempo e limitate l’esposizione a cose che peggiorano il vostro stato d’animo.

Più sarete felici e sani, meglio riuscirete a svolgere i vostri compiti.

Tutti abbiamo bisogno di una boccata di ossigeno da ciò per cui stiamo lavorando. Fissate degli obiettivi a breve termine per motivarvi e ricompensare il vostro duro lavoro. Anche la promessa di un weekend fuori porta potrebbe darvi la giusta carica per ripartire a pieno regime.

Chiedete aiuto

Si sa che chi fa per sé fa per tre, ma non sempre è una cosa fattibile nel concreto.

Imparate a delegare e a esternare le vostre necessità, per dedicare più tempo alle attività più complesse ed avere sostegno e incoraggiamento da chi vi sta a fianco.

Il miglior antidoto contro il burnout è arricchire le interazioni interpersonali e ricercare un continuo sviluppo professionale e personale.

Identificare problemi, fare brainstorming e fornire soluzioni aumenteranno il vostro senso di controllo.

Il burnout può spesso sembrare una montagna insormontabile ma ci sono dei segnali che ci aiutano a capire quando è il momento di fermarsi. Seguendo questi consigli potreste prevenire di giungere allo stadio finale di maggiore stress emotivo e lanciarvi verso una vita lavorativa più sana e felice.

Se sentite di correre a vuoto, fate un passo indietro e rivalutate la vostra posizione. Prendersi cura di sé stessi significa prendersi cura del proprio business.

Ci sarà sempre qualcosa che non riuscite a completare.

Il trucco è bilanciare la vita lavorativa con quella personale fin da subito.

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