Arriva la tassa sugli interpelli

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Dalle prossime richieste il Fisco non risponderà più gratuitamente. La riforma fiscale ha previsto l’introduzione di una tassa sugli interpelli commisurata dalla rilevanza del caso. I dettagli.

Il Fisco tassa gli interpelli
Il Fisco tassa gli interpelli

Tasse, tasse, tasse. Quante ne sentiamo ogni giorno sulle nuove forme di imposizione immesse nel mercato. Giusto qualche tempo fa avevamo anche noi pubblicato un interessante articolo sulle tasse più bizzarre al mondo.

Imposta sui bagel, sui cereali per la colazione e addirittura sul bestiame.

Oggi ecco che ne spunta un’altra altrettanto interessante e degna di essere raccontata e discussa.

Preparatevi!

Tassa sugli interpelli: l’extra si paga

Nella Legge Delega per la riforma fiscale sono state previste alcune novità nei riguardi della modifica allo Statuto del contribuente tra le quali spunterebbe proprio

l’introduzione di una tassa sugli interpelli.

Che significa questo?

Sappiamo che l’interpello rappresenta uno strumento utile per il contribuente, per rivolgere al Fisco dei quesiti e avere dei chiarimenti relativamente a uno specifico caso e all’applicazione della normativa ad esso afferente.

Insomma permette di conoscere anticipatamente la posizione dell’Amministrazione finanziaria riguardo specifiche situazioni e permette ai cittadini di evitare di incappare in degli errori.

Ora

Dato che durante la grande era dei bonus edilizi, e non solo, il numero di istanze di interpello sono state molteplici, per contenere l’elevato numero di interpelli che giungono all’attenzione dell’Agenzia delle Entrate,

verrà richiesto il pagamento di un contributo extra per rendere ammissibile la richiesta di chiarimenti.

Determinazione degli importi

Non ci credete? Dovrete perché è quello che sta accadendo.

A determinare l’ammontare da versare saranno due fattori:

  • il soggetto che sta ponendo il quesito;
  • la tipologia della richiesta.

Qualora non sia possibile richiedere delle risposte attraverso le FAQ e dunque utilizzando i servizi di assistenza rapida, si dovrà versare questo contributo fiscale aggiuntivo, che sarà destinato al finanziamento della formazione professionale dei dipendenti del Fisco.

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