Finora ci siamo concentrati sulle misure di incentivazione specifiche degli edifici…pertinenze, facciate, fotovoltaico. E chi ne ha più ne metta. Ma se vi dicessimo che ci sono incentivi anche sul fronte dei manufatti staccati come ad esempio il muro di contenimento?
Quanti muri sono stati costruiti nella storia che non hanno fatto altro che dividere una comunità e impedire lo scambio tra le parti??!!
Quello di cui vorremmo parlarvi oggi però non si tratta di un muro malevolo ma di uno che ha delle funzioni specifiche e ha una sua utilità per l’immobile: il muro di contenimento.
Vediamo di cosa si tratta.
Muro di contenimento: contenere o salvaguardare?
Tra gli articoli pubblicati finora ( potrebbe interessarti quello sulle facciate ventilate), abbiamo parlato di tante opportunità di agevolazione che il contribuente può usufruire per la propria abitazione. Nell’ambito della riduzione del rischio sismico, vi è un particolare caso di cui non avevamo discusso prima.
Un’altra tipologia di lavoro che potrebbe essere agevolata con il superbonus.
Diciamo potrebbe perché attendiamo di sapere cosa dice l’Agenzia delle Entrate.
Ha qualcosa da dire anche su questo, non temete.
Iniziamo dai fatti…il muro di contenimento.
Si tratta di un manufatto murario che ha come scopo principale quello
di sostenere il terreno, impedendone il crollo.
Il materiale con il quale possono essere realizzati sono il cemento, la pietra o il legno. Bene ora che sappiamo di che stiamo parlando vediamo l’interpello dell’Agenzia che affronta questo argomento, il numero 297/2022.
Prevenzione dalle frane
Per spiegarci meglio sul funzionamento delle facciate ventilate, si tratta in pratica di un’intercapedine inserita per favorire il respingimento dell’aria calda mandandola verso l’alto e impedendole di penetrare all’interno dell’immobile.
Gli interventi che interessano l’interpello riguardano la riduzione del rischio sismico in un condominio costruito vicino a una scarpata costituita da un terreno di riporto e uno strato sottostante sabbioso.
Si ritiene necessaria la costruzione ex-novo del muro di contenimento in modo da migliorare le prestazioni sismiche del fabbricato ed evitare che il terreno di fondazione frani.
In quest’ottica si avrebbe diritto all’agevolazione del superbonus realizzando il muro di sostegno?
Anticipandola risposta al quesito l’Agenzia precisa la possibilità di agevolazione
“anche gli interventi finalizzati a ridurre il rischio sismico derivante da condizioni di instabilità di un’area più estesa del perimetro della costruzione, ma comunque limitrofa, inclusi i manufatti e le opere d’arte eventualmente interferenti con l’impianto fondale della costruzione medesima”.
Pertanto sì,
un muro di contenimento può rientrare tra i lavori agevolabili dal superbonus, nella sua versione sisma;
“è però necessario stabilire l’eventuale contributo alle condizioni di rischio sismico fornito dalle condizioni di instabilità fondazionale sopra richiamate”.
[…]
“il progettista, il direttore dei lavori e, ove previsto, il collaudatore statico, ciascuno per quanto di competenza, dovranno esplicitare il nesso di causalità tra la stabilità dell’edificio nei confronti dell’azione sismica e l’eventuale carenza da sanare in elementi posti nelle vicinanze delle costruzioni”.
La premessa prevede la presenza di un tecnico asseveratore che si adoperi per attestare l’utilità dell’intervento in termini di messa in sicurezza e certificazione del rapporto causa-effetto dell’intervento di costruzione stesso e della riduzione del rischio.
È TUTTO CHIARO?