Quando si guarda al mercato, l’imprenditore deve saper agire nel modo migliore per poter soddisfare un bisogno. Ma se invece le sue certezze non fossero il passo giusto per affrontare il cambiamento e dovesse sprofondare in una crisi d’identità?
Nel mondo aziendale l’imprenditore è lì per cercare nuove opportunità ricercando quel settore che
LUI SOLO
può aiutare promuovendo soluzioni profittevoli alla propria nicchia di riferimento.
In questo modo, al profitto dell’impresa si concretizzano strade per svilupparsi ulteriormente e aiutare maggiormente il mercato.
Crisi d’identità: la lunga strada verso il successo
Non è difficile comprendere che i mezzi e le competenze necessarie per poter soddisfare i bisogni altrui variano nel tempo, e anche di molto.
Questo perché la tecnologia si migliora e con essa aumenta anche l’esperienza dell’imprenditore che ha l’assoluta necessità di analizzare costantemente il mercato per comprendere il tipo di riscontro che ha sul mercato.
L’imprenditore deve mantenersi flessibile avendo come priorità il cliente.
Eppure la tentazione di applicare la propria formula resta…quella che per anni ha sempre funzionato anche se oggi non rappresenta la soluzione migliore. Quella formula necessita di una rivista in modo da massimizzare ulteriormente le opportunità riservate dal mercato attuale.
L’obiettivo resta sempre quello di identificarsi con quelli che risolvono il problema.
E questo vale in tutti i settori, anche nello studio professionale.
Coloro che hanno apprezzato maggiormente il cambiamento sono quelli che fin da subito hanno compreso quale fosse la loro missione con il cliente.
Limiti mentali
Forse molti dei limiti mentali che si pone il nostro settore sia legato all’attaccamento all’ideale del
COSA E CHI?
Cosa dovrebbe fare lo studio?
Come dovrebbe funzionare?
Cosa dovrebbe fare il cliente?
Cos’è un commercialista?
Tanti interrogativi non del tutto inutili ma che aiutano a capire fino a che punto questo è vero anche per voi.
Dovete considerare che potrebbe essere limitante avere un’ideale che non corrisponde esattamente alla realtà del mercato oggi.
Spesso infatti accade che quando il mercato chiede cose diverse, o presenta nuovi ostacoli, ci si trova spiazzati non sapendo bene come agire e come queste novità si possano sposare con la propria identità professionale.
Il risultato è una generalizzata staticità e passività in attesa che cambi qualcosa.
E questo non per mancanza di voglia ma piuttosto perché crediamo dobbiate darvi il permesso di trasgredire dal modello che vi siete creati e che, in alcuni casi, può diventare una camicia di forza.
Bisogna uscire dalla comfort zone e iniziare a pensare a una strategia che il cliente possa apprezzare.
Ad es. prendere confidenza con il mondo digitale, responsabilizzare i collaboratori, riallinearsi con i bisogni del cliente, ecc.
Sfidate voi stessi per sviluppare nuovi rami, datevi il permesso di cambiare senza aver paura di vedere le cose in modo diverso, perché i vostri clienti non aspettano altro e soprattutto perché come si lavora nel vostro studio, oggi, lo decidete solo voi.