L’incredibile esperimento condotto sulla produttività rapportata alla riduzione dell’orario di lavoro. Quando potrebbe incidere nelle nostre vite e quando potremmo beneficiarne?
Avete notato che le nostre giornate sono così piene da non riuscire a dedicare del tempo con i nostri figli o i nostri hobby?
Siamo entrati in un loop folle dove siamo sempre di fretta e dimentichiamo di prenderci cura delle cose a cui teniamo di più oltre alla sfera lavorativa.
Eppure l’Islanda ha voluto
mettere uno STOP.
Orario di lavoro: risultati da capogiro
Un particolare esperimento è stato condotto dal Paese nordico dal 2015 al 2016, volto a ridurre l’orario lavorativo da 40 a 35/36 ore settimanali e analizzarne gli effetti sulla popolazione.
E sapete qual è stato il risultato?
La produttività è rimasta in molti casi agli stessi livelli di prima.
Un primo indicatore del fatto che non c’è una diretta correlazione tra le ore di lavoro e la produttività come molti possano pensare.
Detto in altri termini
lavorare di più non implica necessariamente che si produca di più. In realtà si sottrae solo tempo a tutte le altre attività, senza guadagnarci niente.
I risultati sono l’unico scopo del lavoro
Ora
Sempre più persone aderiscono a un lavoro più libero, senza limiti di orari, accettando il modello ROWE (acronimo di Results-Only Work Environment), una strategia di gestione del lavoro in maniera del tutto innovativa.
Il modello ROWE prevede di dare a ciascuna persona degli obiettivi e dei risultati (realistici), e lasciarla libera di raggiungere questi obiettivi come meglio crede.
E il tutto senza che ci sia dietro un orario lavorativo!
Un po’ come si fanno adesso i feelancer e alcune agenzie: si viene pagati in base al risultato che si ottiene, non secondo le ore lavorate.
Forse questo modello si potrebbe applicare anche all’interno dell’azienda con i propri dipendenti.
Un duplice tornaconto
I benefici sono evidenti, sia per l’azienda che per i dipendenti.
Per i dipendenti perché possono gestire meglio la propria vita. Possono prendersi una mezza giornata da passare in famiglia, se preferiscono recuperare di sabato. Possono andare a prendere i figli a scuola e finire di lavorare mezz’ora dopo nel pomeriggio.
Per l’azienda rappresenta un enorme vantaggio misurare gli output piuttosto che guardare alle ore lavorate, perché si ha maggiore certezza dei risultati. Oltre a rappresentare un ottimo modo per aumentare la produttività dei dipendenti (visto che sono più felici).
Certamente si capisce la gravosa difficoltà di implementare questo modello.
Le aziende hanno sempre lavorato con il modello dell’orario di lavoro ma almeno per certi settori, potrebbe varrebbe forse la pena di sperimentare questo nuovo sistema.